Con questo disegno di legge si prevede di introdurre il concetto di Prestito Sociale all'interno del mondo delle aziende.
Il Prestito Sociale (traduzione maccheronica dall'inglese del sistema di Social Lending) è quel meccanismo per cui un privato ottiene una somma di denaro in prestito non da banche o finanziarie, ma da altri privati. Nel mondo web esistono, aziende che propongono questo servizio come business (ad esempio Zopa.it), mettendo a disposizione la loro piattaforma tecnologica e chiedendo in cambio un costo di gestione.
La proposta è di far si che tutte le azienda possano gestire un fondo di Prestito Sociale da utilizzare in caso di richiesta di finanziamento da parte dei suoi dipendenti.
Nel particolare propongo:
1) l'azienda si impegna a gestire gratuitamente gli oneri amministrativi di gestione;
2) i lavoratori possono devolvere al fondo un ammontare qualsiasi di denaro (da prelevare direttamente in busta paga da parte dell'azienda) con qualsiasi frequenza temporale (tutti i mesi, 1 volta all'anno, etc...);
3) l'azienda raccoglie le richieste di prestito e suddivide ogni prestito in N parti da 50,00 euro ciascuna (in modo da minimizzare il rischio per ogni prestatore). In questo modo il lavoratore che richiede il prestito viene finanziato da una serie di prestatori e non da un singolo;
4) le somme devolute al fondo di Prestito Sociale saranno totalmente detraibili ai fini IRPEF;
5) il capitale sarà remunerato ad un tasso fisso che verrà definito mese per mese dall'azienda;
6) i guadagni a fronte di tale impiego di capitale saranno tassati ad una aliquota fissa del 5% (l'azienda si incarica di gestire il pagamento di tali tasse direttamente alla fonte);
7) l'azienda stessa può decidere di versare una quota di capitale su tale fondo;
8) i lavoratori che hanno acceso un prestito restituiranno il capitale più gli interessi definiti con i tempi e le modalità concordate con l'azienda (ad esempio con trattenute mensili di piccole dimensioni direttamnte in busta paga)
Lo scopo della legge è quella di incentivare l'accesso al credito da parte dei lavoratori, utilizzando dove è possibile, direttamente il capitale messo a disposizione da altri lavoratori. Si introduce perciò un concetto di assistenza sociale tra lavoratori. Riconoscendo ai prestatori, in ogni caso, un minimo di guadagno.
Il costo per lo Stato è pari alle detrazioni indicate (a cui probabilmente sarà necessario mettere un tetto per evitare comportamenti anomali).
Autore: MassiGrassi
PER VOTARE: qui
Voti totali ricevuti: 10
Termine delle votazioni: 09/11/2008 9.54.38
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 7. Voti contrari: respingo=1, irrealistica=2, copiata= 0.)
venerdì 31 ottobre 2008
mercoledì 29 ottobre 2008
meno luce più soldi
In questi giorni si tirano le somme di quanti euro si è risparmiato in merito al consumo energetico. Chiedo ai cittadini di votare a favore del mantenimento dell'ora legale (ora estiva ) per tutta la durata dell'anno.
Autore: attila
PER VOTARE: qui
Voti totali ricevuti: 11
Termine delle votazioni: 07/11/2008 0.21.02
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 7. Voti contrari: respingo=4, irrealistica=0, copiata= 0.)
Autore: attila
PER VOTARE: qui
Voti totali ricevuti: 11
Termine delle votazioni: 07/11/2008 0.21.02
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 7. Voti contrari: respingo=4, irrealistica=0, copiata= 0.)
martedì 28 ottobre 2008
Modifica sistema pensionistico e inserimento anno sabbatico
Il lavoro negli ultimi 10-15 anni è diventato sempre più intenso per tutti con ritmi assolutamente logoranti, spesso inevitabili (naturalmente non per tutte le categorie ma per molte).
Si propone di modificare il sistema pensionistico pensato solo per accantonare denaro per la fase della cosiddetta vecchiaia e lasciare la possibilità, ogni 5 anni al lavoratore di stare a casa 6 mesi (senza essere pagato ma mantenendo il posto di lavoro) per un periodo sabbatico che posticiperà di 6 mesi il suo ingresso nel sistema pensionistico. Questa possibilità può essere utilizzata o no da lavoratore ogni volta che si ripresenta l'opprotunità (ongi 5 anni lavorativi).
La formula proposta - 6 mesi - può essere discussa e rivista ma vale in principio di maggiore flessibilità: non è detto che tutti i lavoratori abbiamo l'interesse o la necessità di lavorare sempre tutti i mesi per tutta la vita, mentre concedersi una pausa potrebbe essere molto salutare per il fisico e per la mente.
Autore: margherita
PER VOTARE : qui
Voti totali ricevuti: 11
Termine delle votazioni: 06/11/2008 23.48.48
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 7. Voti contrari: respingo=3, irrealistica=1, copiata= 0.)
Si propone di modificare il sistema pensionistico pensato solo per accantonare denaro per la fase della cosiddetta vecchiaia e lasciare la possibilità, ogni 5 anni al lavoratore di stare a casa 6 mesi (senza essere pagato ma mantenendo il posto di lavoro) per un periodo sabbatico che posticiperà di 6 mesi il suo ingresso nel sistema pensionistico. Questa possibilità può essere utilizzata o no da lavoratore ogni volta che si ripresenta l'opprotunità (ongi 5 anni lavorativi).
La formula proposta - 6 mesi - può essere discussa e rivista ma vale in principio di maggiore flessibilità: non è detto che tutti i lavoratori abbiamo l'interesse o la necessità di lavorare sempre tutti i mesi per tutta la vita, mentre concedersi una pausa potrebbe essere molto salutare per il fisico e per la mente.
Autore: margherita
PER VOTARE : qui
Voti totali ricevuti: 11
Termine delle votazioni: 06/11/2008 23.48.48
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 7. Voti contrari: respingo=3, irrealistica=1, copiata= 0.)
venerdì 17 ottobre 2008
Incentivazione della mobilità ecologica a 2 ruote (biciclette e ciclomotori di piccola cilindrata)
Al fine di ridurre il traffico, soprattutto nelle grandi città, e conseguentemente di rendere più veloci gli spostamenti e meno inquinata l'aria, verranno presi i seguenti provvedimenti:
- detassazione su bolli e assicurazioni per piccoli ciclomotori (50 e 125cc) poco inquinanti (4 tempi, ridotte dimensioni, ecc);
- costruzione di parcheggi coperti e custoditi dedicati ai suddetti mezzi e alle biciclette in concomitanza dei grossi punti di snodo dei mezzi pubblici (fermate nevralgiche della metropolitana, capolinea di mezzi di superficie, ecc.).
I suddetti provvedimenti dovrebbero avere due effetti: incentivare economicamente l'acquisto di tali mezzi (o la sostituzione di mezzi più inquinanti) e incentivarne l'uso delle 2 ruote in abbinamento ai mezzi pubblici.
La copertura finanziaria si avrebbe da un aumento delle accise sulla benzina (5 cent al litro) e da un'estensione delle zone a traffico limitato per gli autoveicoli con pedaggio a pagamento.
Commento
Lo scopo principale del provvedimento è convertire alle 2 ruote (più o meno ecologiche) tutta una fascia di popolazione che ora usa l'auto e che potrebbe convertirsi all'uso della bicicletta o del motorino. Spesso sento persone - io stesso - dire: "andrei volentieri in bici o motorino fino alla tal fermata del metrò, ma poi dove la parcheggio?" oppure "lo facevo ma mi hanno già rubato più volte la bicicletta" oppure "certo che costa troppo mantenere anche un motorino solo per andare a prendere i mezzi", ecc. ecc.
So che riceverò molte critiche sulla copertura finanziara che darei con un'aumento del prezzo della benzina. Però non si può avere tutto, e in questo caso mi sembra il minore dei mali. E poi io la vedo così: se con questo provvedimento più gente userà motorini e mezzi pubblici il traffico in città diminuirebbe, quindi anche chi continuerebbe ad usare l'auto si troverebbe ad andare più veloce e a consumare di meno, risparmiando molto più dell'aumento del prezzo del litro di benzina.
Autore: lmoar
PER VOTARE: qui
Voti totali ricevuti: 8
Termine delle votazioni: 26/10/2008 17.47.10
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 5. Voti contrari: respingo=3, irrealistica=0, copiata= 0.)
- detassazione su bolli e assicurazioni per piccoli ciclomotori (50 e 125cc) poco inquinanti (4 tempi, ridotte dimensioni, ecc);
- costruzione di parcheggi coperti e custoditi dedicati ai suddetti mezzi e alle biciclette in concomitanza dei grossi punti di snodo dei mezzi pubblici (fermate nevralgiche della metropolitana, capolinea di mezzi di superficie, ecc.).
I suddetti provvedimenti dovrebbero avere due effetti: incentivare economicamente l'acquisto di tali mezzi (o la sostituzione di mezzi più inquinanti) e incentivarne l'uso delle 2 ruote in abbinamento ai mezzi pubblici.
La copertura finanziaria si avrebbe da un aumento delle accise sulla benzina (5 cent al litro) e da un'estensione delle zone a traffico limitato per gli autoveicoli con pedaggio a pagamento.
Commento
Lo scopo principale del provvedimento è convertire alle 2 ruote (più o meno ecologiche) tutta una fascia di popolazione che ora usa l'auto e che potrebbe convertirsi all'uso della bicicletta o del motorino. Spesso sento persone - io stesso - dire: "andrei volentieri in bici o motorino fino alla tal fermata del metrò, ma poi dove la parcheggio?" oppure "lo facevo ma mi hanno già rubato più volte la bicicletta" oppure "certo che costa troppo mantenere anche un motorino solo per andare a prendere i mezzi", ecc. ecc.
So che riceverò molte critiche sulla copertura finanziara che darei con un'aumento del prezzo della benzina. Però non si può avere tutto, e in questo caso mi sembra il minore dei mali. E poi io la vedo così: se con questo provvedimento più gente userà motorini e mezzi pubblici il traffico in città diminuirebbe, quindi anche chi continuerebbe ad usare l'auto si troverebbe ad andare più veloce e a consumare di meno, risparmiando molto più dell'aumento del prezzo del litro di benzina.
Autore: lmoar
PER VOTARE: qui
Voti totali ricevuti: 8
Termine delle votazioni: 26/10/2008 17.47.10
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 5. Voti contrari: respingo=3, irrealistica=0, copiata= 0.)
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Comunicazioni,
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lmoar,
Trasporti
mercoledì 15 ottobre 2008
Rimborsi spese docenti
Per incentivare i sistema della formazione e autoformazione continua degli insegnanti, che necessitano ciascuno per il proprio ruolo di formazione e aggiornamento continui (libri, riviste, ecc.) si propone di offrire un rimborso spese agli insegnanti delle scuole di secondarie (ex medie e scuola superiore) sotto forma di detassazione per materiale didattico (acquisto di libri, riviste, ecc.). In pratica potranno essere portate in detrazione sulla dichiarazione dei redditi le spese relative all'acquisto di libri e riviste fino ad un tetto massimo di 300 euro a insegnante. Inoltre sono previste agevolazioni e sconti per ingresso nei musei (come già accade per la categoria dei giornalisti).
La lista di libri e riviste dovrà essere allegata alla dichiarazione dei redditi e spedita congiuntamente alla scuola dove il docente insegna.
Si tratta di un'iniziativa semplice ma efficace per aiutare gli insegnanti nel sostenere spese per l'aggiornamento senza gravare direttamente e solo sul ministero e l'organizzazione scolastica. Ciò non toglie nulla alla necessità di ricevere adeguata formazione sotto forma di corsi di aggiornamenti ma è da intendersi come un incentivo e sostegno finanziario aggiuntivo.
Autore: margherita
PER VOTARE: qui
Voti totali ricevuti: 7
Termine delle votazioni: 17/10/2008 22.57.58
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 5. Voti contrari: respingo=2, irrealistica=0, copiata= 0.)
La lista di libri e riviste dovrà essere allegata alla dichiarazione dei redditi e spedita congiuntamente alla scuola dove il docente insegna.
Si tratta di un'iniziativa semplice ma efficace per aiutare gli insegnanti nel sostenere spese per l'aggiornamento senza gravare direttamente e solo sul ministero e l'organizzazione scolastica. Ciò non toglie nulla alla necessità di ricevere adeguata formazione sotto forma di corsi di aggiornamenti ma è da intendersi come un incentivo e sostegno finanziario aggiuntivo.
Autore: margherita
PER VOTARE: qui
Voti totali ricevuti: 7
Termine delle votazioni: 17/10/2008 22.57.58
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 5. Voti contrari: respingo=2, irrealistica=0, copiata= 0.)
martedì 14 ottobre 2008
Sanità e Internet
Quante volte vi è capitato di dover prenotare visite mediche in vincolate strutture sanitarie:
( visite successive,ambulatori con Medici a Voi consigliati e quant'altro,vi sia stata data risposta di ripassare o di richiamare, in attesa di nuove riaperture. Premetto che gli Operatori dei centri di prenotazione, ricevono quotidianamente le aperture dei servizi in merito il giorno precedente.
Per agevolare i cittadini a inutili code, lunghe attese telefoniche, disagi per anziani e perdita di ore lavorative.
Chiedo apertura ad un sito internet dove il pubblico possa accedere a tali informazioni,in modo che possa rivolgersi ai centri di prenotazione a colpo sicuro.
Autore: attila
PER VOTARE: qui
Voti totali ricevuti: 6
Termine delle votazioni: 23/10/2008 19.39.59
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 6. Voti contrari: respingo=0, irrealistica=0, copiata= 0.)
( visite successive,ambulatori con Medici a Voi consigliati e quant'altro,vi sia stata data risposta di ripassare o di richiamare, in attesa di nuove riaperture. Premetto che gli Operatori dei centri di prenotazione, ricevono quotidianamente le aperture dei servizi in merito il giorno precedente.
Per agevolare i cittadini a inutili code, lunghe attese telefoniche, disagi per anziani e perdita di ore lavorative.
Chiedo apertura ad un sito internet dove il pubblico possa accedere a tali informazioni,in modo che possa rivolgersi ai centri di prenotazione a colpo sicuro.
Autore: attila
PER VOTARE: qui
Voti totali ricevuti: 6
Termine delle votazioni: 23/10/2008 19.39.59
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 6. Voti contrari: respingo=0, irrealistica=0, copiata= 0.)
lunedì 13 ottobre 2008
Obbligo del caschetto di protezione per i ciclisti di età inferiore ad anni 14
Negli ultimi quindici vent’anni la bicicletta ha conosciuto un vero e proprio boom in seguito al diffondersi di una maggiore coscienza salutistica tra la popolazione.
Purtroppo questo fenomeno si è tradotto in un aumento degli infortuni.
La questione circa l’introduzione dell’uso del caschetto di protezione per coloro che conducono biciclette/tricicli è sempre stata in Italia oggetto di dibattito intra ed extra-parlamentare ed ha da sempre generato accese polemiche contrapponendo due parti di tecnici; l’una a favore, e mossa da principi di tutela della salute pubblica, l’altra, contraria, portavoce di quelle associazioni di appassionati che vedono tale obbligo come un disincentivo alle pratiche ciclistiche.
Per il principio secondo il quale è un dovere dello Stato ideare e mettere in atto tutte le azioni orientate alla tutela della salute pubblica, si ritiene di introdurre l'uso obbligatorio del caschetto per lo meno a protezione di quelle fasce della popolazione che statisticamente risultano più esposte al rischio di gravi lesioni a seguito di caduta (le conseguenze di un infortunio possono essere particolarmente gravi per i ciclisti).
I bambini ed i ragazzi, infatti, sono esposti a un rischio d'infortunio molto più elevato rispetto agli adulti in quanto le loro capacità cognitive e motorie non sono del tutto sviluppate e non sempre sono in grado di affrontare il traffico stradale con la dovuta sicurezza.
Per questo motivo, si propone di rendere obbligatorio l’uso del caschetto per bicicletta per coloro che non hanno ancora compiuto 14 anni.
Si ricorda inoltre che:
- Il casco contribuisce a prevenire gravi lesioni alla testa.
- I costi medi di un infortunio sono direttamente correlati alla differente severità delle lesioni (il rapporto in termini di spesa tra lesione con o senza trauma cranio-encefalico supera le 20 volte).
Autore: FiammaNera
PER VOTARE: qui
Voti totali ricevuti: 13
Termine delle votazioni: 20/10/2008 14.20.11
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 13. Voti contrari: respingo=0, irrealistica=0, copiata= 0.)
Purtroppo questo fenomeno si è tradotto in un aumento degli infortuni.
La questione circa l’introduzione dell’uso del caschetto di protezione per coloro che conducono biciclette/tricicli è sempre stata in Italia oggetto di dibattito intra ed extra-parlamentare ed ha da sempre generato accese polemiche contrapponendo due parti di tecnici; l’una a favore, e mossa da principi di tutela della salute pubblica, l’altra, contraria, portavoce di quelle associazioni di appassionati che vedono tale obbligo come un disincentivo alle pratiche ciclistiche.
Per il principio secondo il quale è un dovere dello Stato ideare e mettere in atto tutte le azioni orientate alla tutela della salute pubblica, si ritiene di introdurre l'uso obbligatorio del caschetto per lo meno a protezione di quelle fasce della popolazione che statisticamente risultano più esposte al rischio di gravi lesioni a seguito di caduta (le conseguenze di un infortunio possono essere particolarmente gravi per i ciclisti).
I bambini ed i ragazzi, infatti, sono esposti a un rischio d'infortunio molto più elevato rispetto agli adulti in quanto le loro capacità cognitive e motorie non sono del tutto sviluppate e non sempre sono in grado di affrontare il traffico stradale con la dovuta sicurezza.
Per questo motivo, si propone di rendere obbligatorio l’uso del caschetto per bicicletta per coloro che non hanno ancora compiuto 14 anni.
Si ricorda inoltre che:
- Il casco contribuisce a prevenire gravi lesioni alla testa.
- I costi medi di un infortunio sono direttamente correlati alla differente severità delle lesioni (il rapporto in termini di spesa tra lesione con o senza trauma cranio-encefalico supera le 20 volte).
Autore: FiammaNera
PER VOTARE: qui
Voti totali ricevuti: 13
Termine delle votazioni: 20/10/2008 14.20.11
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 13. Voti contrari: respingo=0, irrealistica=0, copiata= 0.)
mercoledì 8 ottobre 2008
NUOVE NORME PER COMBATTERE IL CONTAGIO AIDS
Viste le ultime sconfortanti statischi che denunciano l'impennata di contagi di AID soprattutto fra giovani dai 18-25 anni si propone di :
1) applicare una politica dei prezzi svolta all'abbattimento dei costi dei preservativi (tramite detrazioni fiscali alle aziende produttrici).
2) la pubblicizzazione e l'invito all'uso del Femidom (profilattico femminile) che fornisce una doppia protezione nei confronti di gravidanze e di MST compreso l’ HIV/AIDS.
3) rendere gratuito il test HIV (il cui prezzo odierno si aggira intorno alle 15 euro, una media fra i prezzi regionali)
Tale legge non necessita di copertura finanziaria
Autore: DemocraticDario
PER VOTARE : qui
Voti totali ricevuti: 22
Termine delle votazioni: 17/10/2008 19.27.59
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 12. Voti contrari: respingo=10, irrealistica=0, copiata= 0.)
1) applicare una politica dei prezzi svolta all'abbattimento dei costi dei preservativi (tramite detrazioni fiscali alle aziende produttrici).
2) la pubblicizzazione e l'invito all'uso del Femidom (profilattico femminile) che fornisce una doppia protezione nei confronti di gravidanze e di MST compreso l’ HIV/AIDS.
3) rendere gratuito il test HIV (il cui prezzo odierno si aggira intorno alle 15 euro, una media fra i prezzi regionali)
Tale legge non necessita di copertura finanziaria
Autore: DemocraticDario
PER VOTARE : qui
Voti totali ricevuti: 22
Termine delle votazioni: 17/10/2008 19.27.59
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 12. Voti contrari: respingo=10, irrealistica=0, copiata= 0.)
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Salute
mercoledì 1 ottobre 2008
Incentivi Accessibilita'
Non ci sono storie.
Internet è entrata nella vita di tutti senza indugio.
Le Pubbliche Amministrazioni hanno spinto (e cercano tuttora) di spingere verso l'adozione di strumenti internet per erogare ai cittadini servizi sempre più complessi.
Nel 2004 l'allora Ministro dell'Innovazione Lucio Stanca appone il suo nome ad una legge per definire una serie di requisiti che i siti che erogano un pubblico servizio devono rispettare, per essere accessibili alle persone disabili.
Da allora posso assicurarvi che spesso e volentieri tale legge è stata ignorata senza conseguenze per i trasgressori.
Questa proposta di legge si propone di sensibilizzare anche il mondo dei privati verso il concetto di accessibilità in modo tale che siano gli stessi cittadini a pretendere poi che tutti i servizi (pubblici o privati che siano) rispettino i criteri di una giusta accessibilità.
Allo scopo si predispongono due linee di intervento non esclusive:
1) tutte le aziende private che hanno un sito internet possono richiedere la certificazione di accessibilità (con validità 1 anno) e se raggiunta ottenere uno sgravio fiscale pari 2500 euro. Sarà definito un tetto massimo annuale a livello nazionale. Gli sgravi saranno concessi fino al raggiungimento di tale tetto.
2) istituire un fondo di finanziamento a fondo perduto (con un valore da fissare anno per anno) per finanziare i progetti di realizzazione o modifica degli attuali siti internet di aziende private secondo i requisiti di accessibilità definiti dalla Legge Stanca.
La certificazione citata nel punto 1 dell'intervento proposto dovrà essere gestita (con strumenti tradizionali e scripting automatici) direttamente dalla CNIPA (Centro Nazionale per la Pubblica Amministrazione).
Il disegno di legge non prevede una copertura finanziaria specifica dato che possono essere considerati interventi di supporto al sociale con futuri rilevanti impatti nella qualità di vita dei cittadini.
Autore: MassiGrassi
Voti totali ricevuti: 10
Termine delle votazioni: 11/10/2008 10.19.41
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 7. Voti contrari: respingo=1, irrealistica=2, copiata= 0.)
PER VOTARE: qui
Internet è entrata nella vita di tutti senza indugio.
Le Pubbliche Amministrazioni hanno spinto (e cercano tuttora) di spingere verso l'adozione di strumenti internet per erogare ai cittadini servizi sempre più complessi.
Nel 2004 l'allora Ministro dell'Innovazione Lucio Stanca appone il suo nome ad una legge per definire una serie di requisiti che i siti che erogano un pubblico servizio devono rispettare, per essere accessibili alle persone disabili.
Da allora posso assicurarvi che spesso e volentieri tale legge è stata ignorata senza conseguenze per i trasgressori.
Questa proposta di legge si propone di sensibilizzare anche il mondo dei privati verso il concetto di accessibilità in modo tale che siano gli stessi cittadini a pretendere poi che tutti i servizi (pubblici o privati che siano) rispettino i criteri di una giusta accessibilità.
Allo scopo si predispongono due linee di intervento non esclusive:
1) tutte le aziende private che hanno un sito internet possono richiedere la certificazione di accessibilità (con validità 1 anno) e se raggiunta ottenere uno sgravio fiscale pari 2500 euro. Sarà definito un tetto massimo annuale a livello nazionale. Gli sgravi saranno concessi fino al raggiungimento di tale tetto.
2) istituire un fondo di finanziamento a fondo perduto (con un valore da fissare anno per anno) per finanziare i progetti di realizzazione o modifica degli attuali siti internet di aziende private secondo i requisiti di accessibilità definiti dalla Legge Stanca.
La certificazione citata nel punto 1 dell'intervento proposto dovrà essere gestita (con strumenti tradizionali e scripting automatici) direttamente dalla CNIPA (Centro Nazionale per la Pubblica Amministrazione).
Il disegno di legge non prevede una copertura finanziaria specifica dato che possono essere considerati interventi di supporto al sociale con futuri rilevanti impatti nella qualità di vita dei cittadini.
Autore: MassiGrassi
Voti totali ricevuti: 10
Termine delle votazioni: 11/10/2008 10.19.41
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 7. Voti contrari: respingo=1, irrealistica=2, copiata= 0.)
PER VOTARE: qui
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Trasporti
Modifica del sistema finanziario
L'attuale situazione economico finanziaria mondiale dimostra quanto la finanza degli utlimi decenni abbia puntato eccessivamente sul mercato dei derivati, un mondo sostanzialmente virtuale di scommesse su come vanno le aziende, un sistema scollegato dall'andamento reale dell'economia. Il mercato finanziario dei derivati ha preso il sopravvento sulla finanza legata alle azioni delle aziende e questo ha inciso notevolmente nell'ingigantire la crisi attuale.
Alla luce di questa situazione, che dimostra che non esistono speculazioni finanziarie senza grandi rischi, è necessario tornare all'economia vera, all'economia reale.
Si propone una legge che vieti in Italia la diffusione dei derivati nel mercato finanziario: non sarò possible acquistare o vendere derivati sul mercato italiano(banche, borsa, società finanziarie).
L'Italia si farà promotrice di un'inizaitiva dello stesso genere presso il Parlamento Europeo e a livello internazionale al G8 e nelle sedi appropriate.
Autore: BeaG
PER VOTARE : qui
Voti totali ricevuti: 13
Termine delle votazioni: 10/10/2008 22.05.50
Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 6. Voti contrari: respingo=6, irrealistica=1, copiata= 0.)
Alla luce di questa situazione, che dimostra che non esistono speculazioni finanziarie senza grandi rischi, è necessario tornare all'economia vera, all'economia reale.
Si propone una legge che vieti in Italia la diffusione dei derivati nel mercato finanziario: non sarò possible acquistare o vendere derivati sul mercato italiano(banche, borsa, società finanziarie).
L'Italia si farà promotrice di un'inizaitiva dello stesso genere presso il Parlamento Europeo e a livello internazionale al G8 e nelle sedi appropriate.
Autore: BeaG
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Voti totali ricevuti: 13
Termine delle votazioni: 10/10/2008 22.05.50
Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 6. Voti contrari: respingo=6, irrealistica=1, copiata= 0.)
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