lunedì 24 novembre 2008

Gare di appalto

Per quanto concerne gli appalti pubblici comunali,il Comune sceglierà direttamente l'impresa alla quale affidare i lavori di opere pubbliche senza ricorrere alla Gara di appalto. Una volta che l'impresa accetterà di costruire, sistemare e terminare l'opera per la quale designata, dovrà effettuare il tutto entro i termini stabiliti; altrimenti incorrerà in sanzioni che saranno stabilite in base al tipo di lavoro da effettuare. Questo perchè il Comune darà l'appalto con la formula CHIAVI IN MANO!! .
Questo sistema è volto ad evitare i numerosi fallimenti che si evincono ogni qualvolta l'impresa appaltatrice vince il bando stesso; quindi allungando anche i tempi di costruzione di anni e i creando malcontento tra la popolazione ( sia per l'incompiutezza dell'opera , sia per i disagi dovuti in certe aree dove si formano lunghe colonne di auto ) .

Autore: alby70

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giovedì 13 novembre 2008

Sicurezza Sul Lavoro

Come noi tutti sappiamo, la morte sul lavoro pian piano sta aumentando in tutta Italia, e sempre più numerosi sono i casi di questa. Ed è chiaro che non possiamo più andare avanti così. Vorrei portare alla vostra attenzione una mia proposta per aumentare i controlli sulla sicurezza e, più in generale, sulla sicurezza stessa.

I punti sono questi:
1)Istituire una commissione "speciale" in ogni regione che si occupi, appunto, di ispezionare cantieri e zone di lavori in corso.
2)Visitare i cantieri una volta al mese, per assicurare che tutte le norme di sicurezza vengano messe in pratica.

Eventuali consigli o modifiche sono ben accetti.

Autore: LorenzoLaMala


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Canone RAI

Con la presente propongo di annullare il canone Rai per quanto riguarda il Palinsesto di RAI 1 che a mio avviso deve essere libera da pagamenti e informare i cittadini . Mentre per quanto riguarda gli altri due canali televisivi, cioè Rai2 e RAI3 e RAI4 (attualmente visibile in digitale) propongo l'introduzione di una CARD a pagamento così come avviene per la piattaforma di SKY TV e MEDIASET PREMIUM . Il ricavato di questi abbonamenti più la pubblicità e la quotazione in Borsa della Stessa permtteranno di ampliare l'offerta di programmi e informazione e di annuallare il canone per RAI1 .

Autore: alby70

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Voti totali ricevuti: 10
Termine delle votazioni: 20/11/2008 10.09.06
Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 3. Voti contrari: respingo=5, irrealistica=2, copiata= 0.)

Stipendio dei parlamentari

L'idea è di correlare lo stipendio dei parlamentari a quello medio dei lavoratori italiani. In pratica si prende lo stipendio medio degli italiani (fornito dall'ISTAT) e vi si applica un'aliquota che potrà variare dal 100% al 250%. Questo per evitare i problemi di incentivi che portavano i parlamentari ad essere più interessati alla poltrona che al bene del Paese. Infatti non sarebbe possibile alzare fittiziamente la retribuzione dei lavoratori, perchè queste in gran parte dipendono dalle imprese private che danno lavoro. Ovviamente si intende la retribuzione AL NETTO delle tasse. Così ci saranno incentivi anche alla detassazione dei salari, restituendo potere d'acquisto ai consumatori e incentivando la spesa privata, dando anche un impulso all'economia.

Autore: jonbonjovi

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Voti totali ricevuti: 12
Termine delle votazioni: 14/11/2008 21.47.23
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 10. Voti contrari: respingo=2, irrealistica=0, copiata= 0.)

martedì 4 novembre 2008

Liberalizzazione della vendita delle droghe leggere

Le cosiddette "droghe leggere", come la cannabis, verranno commercializzate liberamente tramite il circuito delle tabaccherie. Come per le comuni sigarette e l'alcol, ci sarà il monopolio di stato, con etichette atte ad identificarne la legalità.

Autore: allpage

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Voti totali ricevuti: 14
Termine delle votazioni: 13/11/2008 14.50.15
Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 2. Voti contrari: respingo=7, irrealistica=5, copiata= 0.)

Riorganizzazione dei dati (informatizzati e non) del "Sistema Italia"

Nei prossimi mesi partirà il più grande intervento di riorganizzazione delle informazioni che uno stato contemporaneamente abbia mai effettuato.
Tutte le informazioni in mano allo stato italiano relativamente a cittadini, imprese, beni, ecc. verranno prima digitalizzate (quelle attualmente ancora su carta) e centralizzate in una unica grossa banca dati (database). Si tratta di dati fiscali, sanitari, previdenziali, ecc.
Su questi dati verrà fatto un grosso lavoro di normalizzazione, riorganizzazione, re ingegnerizzazione.
Tutti gli applicativi dei diversi ambiti dell'amministrazione pubblica verranno modificati per accedere (in lettura e scrittura) a questo unico database.
Ovviamente profilazione e policies di accesso garantiranno una sicurezza e riservatezza almeno paragonabile (ma auspicabilmente superiore) a quella attuale.

In una seconda fase, questo intervento permetterà un lavoro di razionalizzazione e riorganizzazione dei diversi enti statali.
Gli enti privati o attualmente indipendenti (aziende sopra i 15 addetti, medici, insegnanti, ecc.) verranno dotati dei sistemi (software web based e altro se necessario) per comunicare in modo profilato con questa base dati.

Di seguito solo alcuni esempi del miglioramento che ne conseguirà (ma potrebbero essere molti di più):
- unificazione e armonizzazione di tutti gli enti previdenziali/pensionistici in uno unico;
- miglioramento dell'efficenza del sistema sanitario, ad esempio grazie all'accesso dei dati ospedalieri da parte del medico curante;
- miglioramento della comunicazione tra mondo del lavoro privato, enti previdenziali, sistema sanitario;
- velocizzazione di qualsiasi pratica burocratica grazie alla disponibilità immediata dei dati gestiti da altri enti.

Il costo di tale opera sarà pubblico (aumento della spesa pubblica, ma in questo momento di crisi economico/finanziaria è accettabile e comunque crea posti di lavori) e in una seconda fase (rilasci successivi, manutenzione, ecc.) sarà ampiamente ripagato dall'aumento di efficienza e dalla conseguente riduzione della pubblica amministrazione.

Autore: lmoar

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venerdì 31 ottobre 2008

Prestito sociale in azienda

Con questo disegno di legge si prevede di introdurre il concetto di Prestito Sociale all'interno del mondo delle aziende.

Il Prestito Sociale (traduzione maccheronica dall'inglese del sistema di Social Lending) è quel meccanismo per cui un privato ottiene una somma di denaro in prestito non da banche o finanziarie, ma da altri privati. Nel mondo web esistono, aziende che propongono questo servizio come business (ad esempio Zopa.it), mettendo a disposizione la loro piattaforma tecnologica e chiedendo in cambio un costo di gestione.

La proposta è di far si che tutte le azienda possano gestire un fondo di Prestito Sociale da utilizzare in caso di richiesta di finanziamento da parte dei suoi dipendenti.

Nel particolare propongo:
1) l'azienda si impegna a gestire gratuitamente gli oneri amministrativi di gestione;
2) i lavoratori possono devolvere al fondo un ammontare qualsiasi di denaro (da prelevare direttamente in busta paga da parte dell'azienda) con qualsiasi frequenza temporale (tutti i mesi, 1 volta all'anno, etc...);
3) l'azienda raccoglie le richieste di prestito e suddivide ogni prestito in N parti da 50,00 euro ciascuna (in modo da minimizzare il rischio per ogni prestatore). In questo modo il lavoratore che richiede il prestito viene finanziato da una serie di prestatori e non da un singolo;
4) le somme devolute al fondo di Prestito Sociale saranno totalmente detraibili ai fini IRPEF;
5) il capitale sarà remunerato ad un tasso fisso che verrà definito mese per mese dall'azienda;
6) i guadagni a fronte di tale impiego di capitale saranno tassati ad una aliquota fissa del 5% (l'azienda si incarica di gestire il pagamento di tali tasse direttamente alla fonte);
7) l'azienda stessa può decidere di versare una quota di capitale su tale fondo;
8) i lavoratori che hanno acceso un prestito restituiranno il capitale più gli interessi definiti con i tempi e le modalità concordate con l'azienda (ad esempio con trattenute mensili di piccole dimensioni direttamnte in busta paga)

Lo scopo della legge è quella di incentivare l'accesso al credito da parte dei lavoratori, utilizzando dove è possibile, direttamente il capitale messo a disposizione da altri lavoratori. Si introduce perciò un concetto di assistenza sociale tra lavoratori. Riconoscendo ai prestatori, in ogni caso, un minimo di guadagno.

Il costo per lo Stato è pari alle detrazioni indicate (a cui probabilmente sarà necessario mettere un tetto per evitare comportamenti anomali).

Autore: MassiGrassi

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Voti totali ricevuti: 10
Termine delle votazioni: 09/11/2008 9.54.38
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 7. Voti contrari: respingo=1, irrealistica=2, copiata= 0.)

mercoledì 29 ottobre 2008

meno luce più soldi

In questi giorni si tirano le somme di quanti euro si è risparmiato in merito al consumo energetico. Chiedo ai cittadini di votare a favore del mantenimento dell'ora legale (ora estiva ) per tutta la durata dell'anno.

Autore: attila



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Voti totali ricevuti: 11
Termine delle votazioni: 07/11/2008 0.21.02
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 7. Voti contrari: respingo=4, irrealistica=0, copiata= 0.)

martedì 28 ottobre 2008

Modifica sistema pensionistico e inserimento anno sabbatico

Il lavoro negli ultimi 10-15 anni è diventato sempre più intenso per tutti con ritmi assolutamente logoranti, spesso inevitabili (naturalmente non per tutte le categorie ma per molte).
Si propone di modificare il sistema pensionistico pensato solo per accantonare denaro per la fase della cosiddetta vecchiaia e lasciare la possibilità, ogni 5 anni al lavoratore di stare a casa 6 mesi (senza essere pagato ma mantenendo il posto di lavoro) per un periodo sabbatico che posticiperà di 6 mesi il suo ingresso nel sistema pensionistico. Questa possibilità può essere utilizzata o no da lavoratore ogni volta che si ripresenta l'opprotunità (ongi 5 anni lavorativi).

La formula proposta - 6 mesi - può essere discussa e rivista ma vale in principio di maggiore flessibilità: non è detto che tutti i lavoratori abbiamo l'interesse o la necessità di lavorare sempre tutti i mesi per tutta la vita, mentre concedersi una pausa potrebbe essere molto salutare per il fisico e per la mente.

Autore: margherita

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Voti totali ricevuti: 11
Termine delle votazioni: 06/11/2008 23.48.48
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 7. Voti contrari: respingo=3, irrealistica=1, copiata= 0.)

venerdì 17 ottobre 2008

Incentivazione della mobilità ecologica a 2 ruote (biciclette e ciclomotori di piccola cilindrata)

Al fine di ridurre il traffico, soprattutto nelle grandi città, e conseguentemente di rendere più veloci gli spostamenti e meno inquinata l'aria, verranno presi i seguenti provvedimenti:
- detassazione su bolli e assicurazioni per piccoli ciclomotori (50 e 125cc) poco inquinanti (4 tempi, ridotte dimensioni, ecc);
- costruzione di parcheggi coperti e custoditi dedicati ai suddetti mezzi e alle biciclette in concomitanza dei grossi punti di snodo dei mezzi pubblici (fermate nevralgiche della metropolitana, capolinea di mezzi di superficie, ecc.).

I suddetti provvedimenti dovrebbero avere due effetti: incentivare economicamente l'acquisto di tali mezzi (o la sostituzione di mezzi più inquinanti) e incentivarne l'uso delle 2 ruote in abbinamento ai mezzi pubblici.

La copertura finanziaria si avrebbe da un aumento delle accise sulla benzina (5 cent al litro) e da un'estensione delle zone a traffico limitato per gli autoveicoli con pedaggio a pagamento.

Commento
Lo scopo principale del provvedimento è convertire alle 2 ruote (più o meno ecologiche) tutta una fascia di popolazione che ora usa l'auto e che potrebbe convertirsi all'uso della bicicletta o del motorino. Spesso sento persone - io stesso - dire: "andrei volentieri in bici o motorino fino alla tal fermata del metrò, ma poi dove la parcheggio?" oppure "lo facevo ma mi hanno già rubato più volte la bicicletta" oppure "certo che costa troppo mantenere anche un motorino solo per andare a prendere i mezzi", ecc. ecc.

So che riceverò molte critiche sulla copertura finanziara che darei con un'aumento del prezzo della benzina. Però non si può avere tutto, e in questo caso mi sembra il minore dei mali. E poi io la vedo così: se con questo provvedimento più gente userà motorini e mezzi pubblici il traffico in città diminuirebbe, quindi anche chi continuerebbe ad usare l'auto si troverebbe ad andare più veloce e a consumare di meno, risparmiando molto più dell'aumento del prezzo del litro di benzina.



Autore: lmoar

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Voti totali ricevuti: 8
Termine delle votazioni: 26/10/2008 17.47.10
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 5. Voti contrari: respingo=3, irrealistica=0, copiata= 0.)

mercoledì 15 ottobre 2008

Rimborsi spese docenti

Per incentivare i sistema della formazione e autoformazione continua degli insegnanti, che necessitano ciascuno per il proprio ruolo di formazione e aggiornamento continui (libri, riviste, ecc.) si propone di offrire un rimborso spese agli insegnanti delle scuole di secondarie (ex medie e scuola superiore) sotto forma di detassazione per materiale didattico (acquisto di libri, riviste, ecc.). In pratica potranno essere portate in detrazione sulla dichiarazione dei redditi le spese relative all'acquisto di libri e riviste fino ad un tetto massimo di 300 euro a insegnante. Inoltre sono previste agevolazioni e sconti per ingresso nei musei (come già accade per la categoria dei giornalisti).
La lista di libri e riviste dovrà essere allegata alla dichiarazione dei redditi e spedita congiuntamente alla scuola dove il docente insegna.
Si tratta di un'iniziativa semplice ma efficace per aiutare gli insegnanti nel sostenere spese per l'aggiornamento senza gravare direttamente e solo sul ministero e l'organizzazione scolastica. Ciò non toglie nulla alla necessità di ricevere adeguata formazione sotto forma di corsi di aggiornamenti ma è da intendersi come un incentivo e sostegno finanziario aggiuntivo.

Autore: margherita

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Voti totali ricevuti: 7
Termine delle votazioni: 17/10/2008 22.57.58
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 5. Voti contrari: respingo=2, irrealistica=0, copiata= 0.)

martedì 14 ottobre 2008

Sanità e Internet

Quante volte vi è capitato di dover prenotare visite mediche in vincolate strutture sanitarie:
( visite successive,ambulatori con Medici a Voi consigliati e quant'altro,vi sia stata data risposta di ripassare o di richiamare, in attesa di nuove riaperture. Premetto che gli Operatori dei centri di prenotazione, ricevono quotidianamente le aperture dei servizi in merito il giorno precedente.
Per agevolare i cittadini a inutili code, lunghe attese telefoniche, disagi per anziani e perdita di ore lavorative.
Chiedo apertura ad un sito internet dove il pubblico possa accedere a tali informazioni,in modo che possa rivolgersi ai centri di prenotazione a colpo sicuro.

Autore: attila

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Voti totali ricevuti: 6
Termine delle votazioni: 23/10/2008 19.39.59
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 6. Voti contrari: respingo=0, irrealistica=0, copiata= 0.)

lunedì 13 ottobre 2008

Obbligo del caschetto di protezione per i ciclisti di età inferiore ad anni 14

Negli ultimi quindici vent’anni la bicicletta ha conosciuto un vero e proprio boom in seguito al diffondersi di una maggiore coscienza salutistica tra la popolazione.
Purtroppo questo fenomeno si è tradotto in un aumento degli infortuni.

La questione circa l’introduzione dell’uso del caschetto di protezione per coloro che conducono biciclette/tricicli è sempre stata in Italia oggetto di dibattito intra ed extra-parlamentare ed ha da sempre generato accese polemiche contrapponendo due parti di tecnici; l’una a favore, e mossa da principi di tutela della salute pubblica, l’altra, contraria, portavoce di quelle associazioni di appassionati che vedono tale obbligo come un disincentivo alle pratiche ciclistiche.

Per il principio secondo il quale è un dovere dello Stato ideare e mettere in atto tutte le azioni orientate alla tutela della salute pubblica, si ritiene di introdurre l'uso obbligatorio del caschetto per lo meno a protezione di quelle fasce della popolazione che statisticamente risultano più esposte al rischio di gravi lesioni a seguito di caduta (le conseguenze di un infortunio possono essere particolarmente gravi per i ciclisti).

I bambini ed i ragazzi, infatti, sono esposti a un rischio d'infortunio molto più elevato rispetto agli adulti in quanto le loro capacità cognitive e motorie non sono del tutto sviluppate e non sempre sono in grado di affrontare il traffico stradale con la dovuta sicurezza.
Per questo motivo, si propone di rendere obbligatorio l’uso del caschetto per bicicletta per coloro che non hanno ancora compiuto 14 anni.

Si ricorda inoltre che:
- Il casco contribuisce a prevenire gravi lesioni alla testa.
- I costi medi di un infortunio sono direttamente correlati alla differente severità delle lesioni (il rapporto in termini di spesa tra lesione con o senza trauma cranio-encefalico supera le 20 volte).


Autore: FiammaNera

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Voti totali ricevuti: 13
Termine delle votazioni: 20/10/2008 14.20.11
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 13. Voti contrari: respingo=0, irrealistica=0, copiata= 0.)

mercoledì 8 ottobre 2008

NUOVE NORME PER COMBATTERE IL CONTAGIO AIDS

Viste le ultime sconfortanti statischi che denunciano l'impennata di contagi di AID soprattutto fra giovani dai 18-25 anni si propone di :

1) applicare una politica dei prezzi svolta all'abbattimento dei costi dei preservativi (tramite detrazioni fiscali alle aziende produttrici).

2) la pubblicizzazione e l'invito all'uso del Femidom (profilattico femminile) che fornisce una doppia protezione nei confronti di gravidanze e di MST compreso l’ HIV/AIDS.

3) rendere gratuito il test HIV (il cui prezzo odierno si aggira intorno alle 15 euro, una media fra i prezzi regionali)

Tale legge non necessita di copertura finanziaria

Autore: DemocraticDario

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Voti totali ricevuti: 22
Termine delle votazioni: 17/10/2008 19.27.59
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 12. Voti contrari: respingo=10, irrealistica=0, copiata= 0.)

mercoledì 1 ottobre 2008

Incentivi Accessibilita'

Non ci sono storie.
Internet è entrata nella vita di tutti senza indugio.

Le Pubbliche Amministrazioni hanno spinto (e cercano tuttora) di spingere verso l'adozione di strumenti internet per erogare ai cittadini servizi sempre più complessi.
Nel 2004 l'allora Ministro dell'Innovazione Lucio Stanca appone il suo nome ad una legge per definire una serie di requisiti che i siti che erogano un pubblico servizio devono rispettare, per essere accessibili alle persone disabili.

Da allora posso assicurarvi che spesso e volentieri tale legge è stata ignorata senza conseguenze per i trasgressori.

Questa proposta di legge si propone di sensibilizzare anche il mondo dei privati verso il concetto di accessibilità in modo tale che siano gli stessi cittadini a pretendere poi che tutti i servizi (pubblici o privati che siano) rispettino i criteri di una giusta accessibilità.

Allo scopo si predispongono due linee di intervento non esclusive:

1) tutte le aziende private che hanno un sito internet possono richiedere la certificazione di accessibilità (con validità 1 anno) e se raggiunta ottenere uno sgravio fiscale pari 2500 euro. Sarà definito un tetto massimo annuale a livello nazionale. Gli sgravi saranno concessi fino al raggiungimento di tale tetto.

2) istituire un fondo di finanziamento a fondo perduto (con un valore da fissare anno per anno) per finanziare i progetti di realizzazione o modifica degli attuali siti internet di aziende private secondo i requisiti di accessibilità definiti dalla Legge Stanca.

La certificazione citata nel punto 1 dell'intervento proposto dovrà essere gestita (con strumenti tradizionali e scripting automatici) direttamente dalla CNIPA (Centro Nazionale per la Pubblica Amministrazione).

Il disegno di legge non prevede una copertura finanziaria specifica dato che possono essere considerati interventi di supporto al sociale con futuri rilevanti impatti nella qualità di vita dei cittadini.

Autore: MassiGrassi
Voti totali ricevuti: 10
Termine delle votazioni: 11/10/2008 10.19.41
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 7. Voti contrari: respingo=1, irrealistica=2, copiata= 0.)

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Modifica del sistema finanziario

L'attuale situazione economico finanziaria mondiale dimostra quanto la finanza degli utlimi decenni abbia puntato eccessivamente sul mercato dei derivati, un mondo sostanzialmente virtuale di scommesse su come vanno le aziende, un sistema scollegato dall'andamento reale dell'economia. Il mercato finanziario dei derivati ha preso il sopravvento sulla finanza legata alle azioni delle aziende e questo ha inciso notevolmente nell'ingigantire la crisi attuale.
Alla luce di questa situazione, che dimostra che non esistono speculazioni finanziarie senza grandi rischi, è necessario tornare all'economia vera, all'economia reale.
Si propone una legge che vieti in Italia la diffusione dei derivati nel mercato finanziario: non sarò possible acquistare o vendere derivati sul mercato italiano(banche, borsa, società finanziarie).
L'Italia si farà promotrice di un'inizaitiva dello stesso genere presso il Parlamento Europeo e a livello internazionale al G8 e nelle sedi appropriate.

Autore: BeaG

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Voti totali ricevuti: 13
Termine delle votazioni: 10/10/2008 22.05.50
Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 6. Voti contrari: respingo=6, irrealistica=1, copiata= 0.)

venerdì 26 settembre 2008

Maestro unico

Maestro unico
con questa legge abolirei il maestro unico alle elementari ma ne nominerei solo 3+1.
i 3 devono essere di:
1-Italiano e Grammatica
2- Matematica-Musica-Informatica
3-Storia-Geografia-Ed Civica
4-Ed. Fisica

Poterebbe una varietà e piu opportunità di comportamenti che, avendo il meatro unico, opotrebbero essere una cosa singola e forme distruttiva.

Autore: Ships

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Voti totali ricevuti: 10
Termine delle votazioni: 05/10/2008 20.40.31
Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 2. Voti contrari: respingo=5, irrealistica=3, copiata= 0.)

martedì 23 settembre 2008

RELAZIONI INTERNAZIONALI FINALIZZATE

Al fine di tutelare i diritti inviolabili delle persone l'Italia si deve far promotrice di relazioni internazionali finalizzate.
Entrando nello specifico si propone che l'Italia:

1) limiti gli scambi commerciali con quei paesi dove è presente la pena di morte e le "differenze" vengono punite con il carcere o con la morte stessa.
2) gli aiuti economici ai paesi in via di sviluppo sia finalizzato alla tutela dei diritti delle persone quali: libertà civili, religiose e sessuali.

Autore: DemocraticDario

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Voti totali ricevuti: 25
Termine delle votazioni: 01/10/2008 13.07.30
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 14. Voti contrari: respingo=1, irrealistica=10, copiata= 0.)

lunedì 15 settembre 2008

Tassa sulla produzione e vendita e trasporto di bottiglie di acqua minerale

Per contenere i danni provocati in Italia dalla produzione, trasporto, smaltimento giornaliero delle migliaia di bottiglie di acqua, naturale o gassata, che gli italiani amano tanto e che tutti gli studi in campo ambientale considerano un danno per la salute (per l'inquinamento che provoca la produzione, trasporto, smaltimento delle stesse), si propone di inserire una tassa sulla commercializzazione (imbottigliamento + trasporto + vendita al dettaglio) dell'acqua minerale di Euro 0,50 complessivi per litro di acqua.
Il ricavato verrà utilizzato per finanziare gli interventi sul sistema delle acque in Italia (acquedotti, ecc) dove la rete è più vecchia e bisognosa di manutenzione (nel sud ad esempio di stima che più del 40% di acqua trasprotata dagli acquedotti si perde durante il trasporto) e per migliroare la qualità delle acque degli acquedotti (filtri, depurazione, ecc.).

Gli effetti positivi della legge, oltre ai diretti introiti per l'autofinanziamento degli interventi sul sistema delle acque, sarebbero in campo ambientale: meno bottiglie vendute= meno plastica prodotta e da smaltire, meno rifiuti da trasportare usando benzina per trasportarli e meno benzina da consumare per trasportare le acque in giro per le autostrade italiane).

Autore: BeaG

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Voti totali ricevuti: 11
Termine delle votazioni: 24/09/2008 23.02.19
Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 4. Voti contrari: respingo=7, irrealistica=0, copiata= 0.)

giovedì 11 settembre 2008

RIFORMA DELLE MODALITA' DI DESIGNAZIONE DEI PRIMARI

Si fa un gran parlare dello scandalo della politica che nomina i primari negli ospedali pubblici.
Ricordando che l'odierna modalità di nomina dei primari spetta agli assessori regionali alla sanità.
Al fine di rendere svincolate tali nomine dalla politica e renderle più trasparenti
si propone:

1) l'istituzione di commissioni tecniche interne alla struttura ospedialera composte da personale tecnico individuato dal cda della struttura o dall'università, qualora fosse un ospedale universitario, e da membri della regione interessata che non devono mai superare per numero la componente tecnica.

2) vengano istituite delle audizioni, pubbliche, per i candidati alla carica di primario durante le quali il candidato è tenuto a presentare :

a) curriculum personale, completo di titoli accademici e specializzazioni
b) piano di sviluppo socio-sanitario del reparto completo di tabella dei costi



Autore: DemocraticDario

PER VOTARE: qui

Voti totali ricevuti: 13
Termine delle votazioni: 20/09/2008 13.59.29
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 10. Voti contrari: respingo=3, irrealistica=0, copiata= 0.)

Nuove norme per la tutela dell’incolumità pubblica dal rischio di aggressioni da parte di cani potenzialmente pericolosi

Gli obblighi e divieti per tale materia, sono previsti dall’Ordinanza urgente del Ministro della Salute Girolamo Sirchia “per la tutela dell’incolumità pubblica dal rischio di aggressioni da parte di cani potenzialmente pericolosi", e si applicano, come previsto all’articolo 1, ai cani pit-bull e alle razze canine appartenenti ai gruppo 1 e 2 della classificazione internazionale disponibile in Italia nel sito dell’Ente nazionale della cinofilia italiana (Enci) e riconosciuta dalla Federazione cinologica internazionale (Fci).

Alla luce dei sempre più frequenti incidenti, spesso mortali, causati prevalentemente da aggressioni da parte di cani di grossa taglia, questo disegno si propone di contribuire al radicale abbattimento del rischio di danno verso le persone tramite una serie di regole di comportamento per i padroni da applicarsi agli animali inclusi nelle classificazioni sopraccitate:
- Responsabilità civile e penale del padrone verso qualunque danno cagionato dall’animale.
- Obbligo di guinzaglio e museruola in luogo pubblico, pena segnalazione alla magistratura.
- Introduzione di un “patentino” obbligatorio che verrà rilasciato dai centri di allevamento ed addestramento cinofilo accreditati ENCI o ECI previo superamento di un corso specialistico avente lo scopo di insegnare le basi di condotta e di attestare l’idoneità del padrone a detenere l’animale.
- Tatuaggio supplementare sul cane in modo da correlare il n° di patentino con l’animale relativo.

Nei casi di reiterata inadempienza, confisca dell’animale.

Tale disegno si propone, in termini generali, di rafforzare il principio secondo cui chi detiene animali pericolosi ed agisce secondo condotta imprudente è responsabile verso la collettività sia dei danni oggettivi che per quelli potenziali.

Lo stesso principio trova applicazione anche nel caso della guida con telefonino od in stato di ebbrezza (condotta imprudente e danni potenziali).


Autore: FiammaNera

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Voti totali ricevuti: 11
Termine delle votazioni: 20/09/2008 13.58.40
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 9. Voti contrari: respingo=1, irrealistica=1, copiata= 0.)

mercoledì 10 settembre 2008

Turismo: elenco strutture ricettive

Il 2008 si sta sempre più confermando come un anno nero per il settore turistico in Italia, dati alla mano si prevede una riduzione delle presenze di circa il 6%.
Principalmente a scapito di altre mete europee, in primis Francia e Spagna.
La Spagna in particolare raccoglie i frutti di una forte riorganizzazione a tutti i livelli, gestendo le strategie a livello nazionale e le politiche di dettaglio a livello locale.
Sempre le stess fonti indicano come il canale internet sia ormai utilizzato da più del 30% delle persone allo scopo di individuare la meta preferita (percentuale minore utilizza anche internet come unico canale di prenotazione).
Attualmente la presenza su internet delle strutture ricettive italiane è quantomai variegata e di qualità tendenzialmente medio / bassa.
In particolare uno dei punti principali contestati alle vetrine presenti sul web riguarda la mancanza di trasparenza nell'elenco dei servizi offerti e la difficoltà, spesso fantozziana, nel capire le tariffe proposte.

All'interno di questo contesto il presente disegno legge propone l'istituzione di un sito (non parlo di portale per non incorrere in cattivi precendenti come la famigerata querelle di ITALIA.it) gestito dall'ENIT (o direttamente del Ministero dell'Economia) dove vengano anagrafati tutte le strutture ricettive italiane.

Si istituisce inoltre l'obbligo di legge per tutti i titolari di una struttura ricettiva di comunicare (via online) i dati necessari al popolamento della base dati e l'obbligo di aggiornare tali dati almeno una volta all'anno.

Le informazioni da raccogliere oltre alle tradizionali informazioni anagrafiche dovranno contemplare una lista di servizi di base su cui l'imprenditore dovrà indicare se presenti o meno nella propria struttura.
Allo stesso modo dovrà essere standardizzato il metodo di rappresentazione delle tariffe applicate, del contenuto dell'offerta e del periodo di validità della stessa.

L'obbligo di legge è necessario per mantenere le informazioni da offrire alla clientela il più possibile aggiornate.
Il sistema dopo un mancato aggiornamento solleciterà la struttura dopodichè trascorso 1 mese presenterà in automatico alla Agenzia delle Entrate competente la segnalazione per procedere alla gestione dell'infrazione.

L'anagrafica così creata potrà essere utilizzata come motore di ricerca per l'individuazione delle strutture ricettive più adatte alle esigenze del turista.
In ogni caso non si sostituirà alle vetrine web dei singoli attori ma ne diventerà il maggiore veicolo pubblicitario.

Per come è stata pensata l'iniziativa l'investimento finanziario può essere stimato in 25.000 euro per lo sviluppo del sistema e 80.000 euro annui per la gestione sistemistica ed applicativa dello stesso.
Tutti gl altri servizi necessari saranno affidati al personale attualmente presente all'ENIT oppure alle Agenzie delle Entrate competenti.

Anticipando già alcune critiche a questo disegno di legge premetto che gli interventi sulle infrastrutture (strade, aeroporti, etc...) pur necessarie anche al turismo non vengono qui considerate perchè oggetto di interventi legati alla pubblica utilità e non di esclusiva competenza del settore turistico.
Con questa proposta semplice e poco costosa si definisce una volta per tutte un punto unico (ed aggiornato) da cui il turista può partire per l'individuazione della migliore struttura ricettiva dove prenotare.


Autore: MassiGrassi

PER VOTARE : QUI

Voti totali ricevuti: 11
Termine delle votazioni: 15/09/2008 10.57.14
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 10. Voti contrari: respingo=1, irrealistica=0, copiata= 0.)

venerdì 5 settembre 2008

Eliminazione temporanea del copyright da tutte le opere musicali per rilanciare l'industria discografica

E' indubbio che l'industria discografica sia in crisi per moltissime ragioni, non ultimo il download illegale di musica da internet che viola tutte le leggi sul diritto d'autore.
A livello nazionale si propone l'eliminazione temporanea (1 anno) del copyright da tutte le opere musicali.
Lo scopo è dare a tutti gli attori del settore (musicisti, compositori, editori, ecc.) la possibilità di realizzare nuove imprese, con nuove idee di business, per ricostruire un settore che è in grave crisi, e che con le regole di oggi è destinato a soffrire sempre di più.

Autore: lmoar

PER VOTARE: qui

Voti totali ricevuti: 19
Termine delle votazioni: 30/09/2008 23.39.51
Eisto delle votazioni: IRREALISTICA
(Voti favorevoli: 6. Voti contrari: respingo=6, irrealistica=7, copiata= 0.)

lunedì 1 settembre 2008

Abolizione degli ordini professionali

Al fine di liberalizzare ulteriormente il mercato del lavoro e incoraggiare il sistema di libera concorrenza che favorisce i consumatori si propone l'abolizione degli ordini professionali.
Appare chiaro come in Italia gli ordini professionali siano più assimilabili a tante piccole caste che tutelano i propri privilegi a scapito del consumatore e della meritocrazia.
In particolare si fa riferimento all'imposizione di massimi e minimi tariffari, l'assenza sostanziale di concorrenza fra professionisti dello stesso ordine,il divieto di pubblicità e la difficoltà per i neolaureati di esercitare entro breve tempo la professione.
Al contempo si prevede la creazione di Authority garante che si occupi di:

1) vigilanza e controllo sugli operatori del settore

2)sanzionare le irregolarità

3)controllo su posizioni dominanti che limitano la concorrenza

4)adempimento degli obblighi richiesti dalla legge

5)assicurare un costante aggiornamento degli operatori

Autore: DemocraticDario

PER VOTARE: qui

Voti totali ricevuti: 24
Termine delle votazioni: 10/09/2008 13.34.46
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 17. Voti contrari: respingo=6, irrealistica=1, copiata= 0.)

Divieto di pubblicizzare autromobili che superano i limtii di 200 km/h

Le leggi vigenti impongono un limite di 130 km/h in autostrada e tuttavia molti automobilisti lo superano e per questo sono passibili di multa. Tuttavia i sistema di vita e il contesto culturale sono davvero in direzione opposta a quanto dall'altra parte la legge richiede. Basta guardare la pubblicità televisiva o su carta stampata delle auto: un inno alla potenza e alla performance ma anche alla velocità.
Si propone dunque di vietare la pubblciità di automibili che superano i 200 km/h.

Autore: BeaG

PER VOTARE: qui

giovedì 28 agosto 2008

Obbligo di eleggere domicilio presso il proprio avvocato ai fini processuali

Gli operatori della giustizia devono spesso fare lunghe ed inutili ricerche per notificare atti alle parti, che magari hanno eletto un domiclio fittizio lontano da dove si svolge il processo per rendersi reperibili ma con difficoltà, viene efatto obbligo di eleggere il proprio domicilio ai fini del processo presso l'avvocato difensore.

Modifica a costo zero ma di enorome impatto potenziale per velocizzare i processi.



Autore: gabe

PER VOTARE: qui

Voti totali ricevuti: 15
Termine delle votazioni: 06/09/2008 21.32.51
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 14. Voti contrari: respingo=0, irrealistica=1, copiata= 0.)

Diritti TV in chiaro

Propongo che i diritti TV in chiaro siano assegnati tramite asta, e non tramite negoziazione con la lega calcio.
La base d'asta dovrà garantire un minimo introito a tutte le società di A e di B, limitando i poteri decisionali della lega ed evitando le domenica senza calcio a causa delle inadempienze di aziende fornitrici di servizi di telecomunicazioni e Lega calcio.
L'offerta dovrà prevedere una durata minima di 3 anni.

L'asta dovrà terminare una settimana prima dell'inizio del campionato.
All'asta potranno partecipare tutte le aziende fornitrici di servizi di telecomunicazioni che hanno copertura nazionale.


Autore: webuser

PER VOTARE: qui

Voti totali ricevuti: 14
Termine delle votazioni: 06/09/2008 20.37.52
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 9. Voti contrari: respingo=5, irrealistica=0, copiata= 0.)

martedì 26 agosto 2008

Costruzione di nuove centrali nucleari

Nei prossimi mesi verranno aperti i cantieri per costruire 4 nuove centrali nucleari nei siti dove in passato erano già presenti le vecchie centrali nucleari italiane.
Si noti che per questi siti c'è un "contratto" ancora in vigore con le comunità locali (Comuni/Province) che impegna le stesse nei confronti dello Stato alla locazione in quei posti di una centrale per produzione di elettricità da fissione nucleare. Per questo l'inizio della costruzione avrebbe decorrenza immediata.


Autore: lmoar

PER VOTARE: qui

Termine delle votazioni: 04/09/2008 16.51.14
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 9. Voti contrari: respingo=5, irrealistica=1, copiata= 0.)

Informazione

Informazione libera informazione, eliminare i rapporti tra partiti e giornili.
Cioè separare distintamente la politica dall'informazione.

L'informazione non deve essere manipolata ne tantomeno oscurata, libera informazione!

Autore: darioche

PER VOTARE: qui

Voti totali ricevuti: 13
Termine delle votazioni: 04/09/2008 11.10.18
Eisto delle votazioni: IRREALISTICA
(Voti favorevoli: 2. Voti contrari: respingo=4, irrealistica=7, copiata= 0.)

domenica 24 agosto 2008

Abolizione dell'immunità per le alte cariche

Abolizione dell'immunità per le alte cariche
Le 4 più alte cariche dello Stato (Presidente della Repubblica, del Senato, della Camera e del Consiglio) non potranno più godere di nessun tipo di privilegio giudiziario che li renda immuni da procedimenti processuali. Saranno per tanto processabili come qualsiasi altro cittadino.

Autore: Hamlet89

PER VOTARE:qui

Voti totali ricevuti: 16
Termine delle votazioni: 27/08/2008 14.31.20
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 10. Voti contrari: respingo=6, irrealistica=0, copiata= 0.)

Limitazione temporanea delle velocità massime in autostrada

Per arginare temporaneamente il problema dell'altissimo costo del petrolio, si propone di limitare a 110Km/h la velocità massima raggiungibile sulle autostrade italiane.

Autore: lmoar

PER VOTARE: qui

Voti totali ricevuti: 15
Termine delle votazioni: 24/08/2008 22.07.11
Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 2. Voti contrari: respingo=10, irrealistica=3, copiata= 0.)

lunedì 4 agosto 2008

Estensione dell'orario di orario di apertura degl'uffici pubblici

La seguente proposta si propone la finalità di permette ai cittadini di usufruire dei servizi resi dagli uffici pubblici e da tutti gli istituti eroganti servizi dal significativo valore sociale (es. Banche) anche durante il sabato mattina, ovvero ha lo scopo di permettere a coloro che lavorano a orari fissi (la grande maggioranza dei cittadini) di accedere a tali uffici senza dover prendere ferie od assentarsi ingiustificatamente.

L’apertura di uffici postali, banche (una filiale per istituto), uffici comunali, uffici previdenziali etc… vedrà da un lato l’estensione al sabato mattina e dell’altro una riduzione di orario durante i giorni feriali. Tale riduzione, per distribuire su 6 giorni lo stesso numero di ore lavorate, verrà gestita programmando dei turni per i dipendenti.

Tale proposta è prevista per tutti i comuni che abbiano più di 15.000 residenti.


Autore: FiammaNera

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Voti totali ricevuti: 7
Termine delle votazioni: 14/08/2008 11.10.04
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 4. Voti contrari: respingo=1, irrealistica=2, copiata= 0.)

venerdì 1 agosto 2008

Indicazione dei ministeri possibili nelle candidature per le elezioni politiche

Indicazione dei ministeri possibili nelle candidature per le elezioni politiche
Il tema delle competenze necessarie per ricoprire il ruolo di Ministro all'interno di qualsiasi Governo è complesso e ricco di sfaccettature.

Propongo di introdurre obbligatoriamente la definizione da parte dei candidati di Camera e Senato di una doppietta di possibili ministeri su cui si candidano.

Mi spiego meglio.

Roberto Rossi viene candidato dalla lista X alla Camera dei Deputati. Nella stessa candidatura è obbligato ad indicare se si promuove per un posto di ministro all'interno del Governo futuro.
In caso affermativo deve definire al massimo due ministeri che si sente in grado di ricoprire.

In questo modo l'elettore attento può già intravedere il tipo di governo proposto dalle coalizioni ed eventualmente farsi una idea delle competenze ed aspirazioni dei singoli deputati.

Chiaramente l'esecutivo nascente dovrà obbligatoriamente tenere conto delle indicazioni definite in fase di candidatura.
Allo stesso modo, come oggi del resto, elementi non appartenenti al Parlamento potranno ricoprire qualsiasi dicastero.

Autore: MassiGrassi

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Voti totali ricevuti: 6
Termine delle votazioni: 11/08/2008 14.17.31
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 4. Voti contrari: respingo=2, irrealistica=0, copiata= 0.)

giovedì 24 luglio 2008

Formazione dei ministri in tema di energia

Dalla prossima legislatura, per essere nominato ministro del governo sarà obbligatorio aver sostenuto un esame di base sui temi dell'energia.
Il programma dell'esame e le valutazioni saranno a carico di un team eterogeneo di docenti universitari provenienti da diverse facoltà di diverse città italiane.

Invitiamo fin d'ora cittadini e politici che aspirano a tale carica a leggere nel mese di Agosto il materiale didattico messo a disposizione qui:
http://www.moar.net/Le_scienze_-_Energia_la_resa_dei_conti.pdf

Autore: lmoar

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Voti totali ricevuti: 8
Termine delle votazioni: 02/08/2008 22.45.17
Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 3. Voti contrari: respingo=4, irrealistica=1, copiata= 0.)

lunedì 21 luglio 2008

Informatica alle scuole superiori

PREMESSA
Quasi nessun indirizzo scolastico superiore ha informatica o qualcosa di similare. Sembra curioso ma e' cosi'. Per fare qualche esempio...
- Ragioneria prevede "trattamento testi" (ovvero la vecchia dattilografia su word ed excel) solo nei primi due anni
- Il Liceo Linguistico non ha nulla in nessun anno.

Prendo questi due esempi come punti di riferimento. E' mai possibile che un ragioniere si diplomi non avendo toccato un pc negli ultimi 3 anni? E' mai possibile che una persona che si diploma ad un liceo non abbia visto un computer nell'arco di tutto il quinquennio?


PROPOSTA
Inserimento di una nuova materia legata in senso ampio all'informatica dove nell'arco dei 5 anni prima si affronti l'office in modo adeguato e poi si passi ad altro (dal web alla programmazione base, dai programmi di grafica ai software specifici in base all'indirizzo scolastico (commerciali per ragioneria per esempio).

A livello economico ritengo si possa evitare di aggiungere costi se le ore di informatica, ipotizziamo 2 a settimana (per 35 settimane per 5 anni non sono poi poche), fossero introdotte togliendole ad altre materie (in base all'indirizzo scolastico si andra' a togliere le meno specializzanti).

Autore: Vav

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Voti totali ricevuti: 9
Termine delle votazioni: 29/07/2008 10.55.59
Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 4. Voti contrari: respingo=4, irrealistica=1, copiata= 0.)

sabato 19 luglio 2008

Chisura uffici giudiziari distaccati o di piccole dimensioni

una delle poche voci da tagliare nel bilancio della Giustizia riguarda i piccoli uffici, le sedi distaccate dei tribunali e delle procure, creati il più delle volte in assenza di particolari esigenze.
L'idea è di razionalizzare tali strutture.

PROPOSTA: istituire i Tribunali (quindi le sedi dei giudizi di primo grado) solo nei capoluoghi di provincia.

Tutti gli uffici giudiziari che non hanno sede in un capoluogo di provincia dovranno essere chiusi.
Le città non capoluogo di provincia potranno essere sede soltanto dei Giudici di Pace (i magistrati onorari che si occupano di alcune questioni civili e penali di relativa semplciità) laddove vi siano particolari requisiti individuati dal Ministero, quali ad esempio:
- alta densità abitativa
- alta densità societaria
- numero minimo di processi nell'ultimo quinquennio

Autore: gabe

PER VOTARE: qui

Voti totali ricevuti: 11
Termine delle votazioni: 28/07/2008 21.37.43
Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 3. Voti contrari: respingo=6, irrealistica=2, copiata= 0.)

giovedì 17 luglio 2008

Ferie

Ferie
adesso, se un dipendente non usufruisce delle ferie entr 1 anno e mezzo da quando sono state maturate gli vengono cancellate. con questa proposta farei in modo che, passato un anno e mezzo, cioè la scadenza, le ferie non possono essere pagate a livello monetario per farle scalare ma possono essere usufruiti per assentarsi, senza perdere lo stipendio, in casi di necessità che npon riguardano i problemi di salute.

Autore: Ships
Voti totali ricevuti: 12
Termine delle votazioni: 26/07/2008 21.27.48
Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 2. Voti contrari: respingo=7, irrealistica=3, copiata= 0.)

PER VOTARE: qui

martedì 15 luglio 2008

Prolungare il calendario scolastico con laboratori fino al 30 giugno

Propongo di rivedere il calendario scolastico della scuola secondaria di primo e secondo grado prolungando il ciclo delle lezioni fino al 30 Giugno. Di seguito le motivazioni e l’articolazione della proposta.

Il nostro paese è forse l’unico tra i paesi europei a terminare ai primi di giugno le lezioni con un intervallo tra un ciclo scolastico e l’altro di ben 3 mesi. Ciò non accade ad esempio in paesi come Francia o Germania dove le lezioni si potraggono fino alla prima o seconda decade di luglio.
E non possiamo nemmeno più dire che da noi fa troppo caldo a giugno per andare a scuola…

Il nostro sistema scolastico, da questo punto di vista di penalizza in primo luogo le famiglie: come fanno i genitori che hanno al massimo 3 o 4 settimane di ferie estive a gestire i figli che sono in ferie per 3 mesi? Ci si deve affidare ai familiari (nonni, nonne, zii) o ad altri riferimenti (tate, amiche che non lavorano, vicini di casa) per accudire i ragazzi che vengono completamente abbandonati a se stessi per molte settimane. In alternativa, solo per i più agiati, ci sono le vacanze estive organizzate da varie associazioni, i campus (es. wwf, legambiente, ecc), i soggiorni all’estero, quasi tutti comunque proposti nel mese di luglio.
Nel complesso un universo di persone, organizzazioni, enti devono farsi carico di gestire, formare, seguire, intrattenere i ragazzi: tutto quello a cui sarebbe chiamata la scuola. E i costi non sono indifferenti per le famiglie.


Per questi motivi si propone di rivedere il calendario scolastico prorogando il termine delle lezioni al 30 giugno. Per non scovolgere l’attuale sistema formativo e didattico e per favorire l’apprendimento di quanto studiato durante l’anno si potrebbe mantenere ai primi di giugno la chiusa del programma “canonico” e dedicare le restanti 3-4 settimane di giugno ad attività di “laboratorio” e di “pratica” in tutte le materie: un utile occasione di ripasso per gli studenti (ma anche per gli insegnanti) per rivedere quanto appreso durante l’anno in un’ottica meno nozionistica e con un approccio più operativo. Oltre alle materie che più naturalmene si prestano quali fisica o chimica o scienze in generale, penso a materie come italiano, inglese, storia. Facciamo l’esempio della storia: il medioevo. Dopo aver studiato date e fatti perché non proporre delle letture e analisi sul medioevo con riferimento alle grandi interpretazioni storiografiche di quest’epoca? Il medioevo e la nascita d’Europa, il medioevo e i codici miniati, il medioevo e l’ urbanistica con esempi delle città italiane. Per la letteratura si potrebbero proporre riletture contemporanee o testi teatrali su poeti o scrittori italiani. Si potrebbe fare anche molta esercitazione sull’uso dei media (giornali, web, fonti).
In tutti i casi queste attività permetteranno di rielaborare quanto appreso nell’anno scolastico in corso e saranno sottoposte a valutazione per gli scrutini finali che si terranno solo a fine anno (dopo il 30 giugno).
Il calendario delle classi che devono sostenere gli esami si chiuderà a inizio giugno come ora, per permettere lo svolgimento degli esami entro la fine di giugno o inizio luglio.

La copertura finanziaria della proposta di legge è in parte già data dal fatto che gli insegnanti sono retribuiti in ogni caso nei mesi di ferie estive e quindi semplicemente sarebbero chiamati a proseguire il lavoro per 4 settimane (dopo tutto avrebbero comunque altri due mesi di ferie o al peggio 1 mese e mezzo escludendo scrutini ecc). I costi fissi (luce, acqua, pulizia, personale ausiliaro esterno) sono minori (non c’è il riscaldamento che incide maggiormente sui costi) e potrebbero essere recuperato aumentando un minimo la tassa di iscrizione alla scuola. Un costo irrisorio per i genitori rispetto ai costi e ai sacrifici che comporta la situazione attuale.


Autore: BeaG

PER VOTARE: qui

Voti totali ricevuti: 14
Termine delle votazioni: 24/07/2008 22.32.44
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 9. Voti contrari: respingo=2, irrealistica=3, copiata= 0.)

lunedì 14 luglio 2008

Riforma delle concessioni autostradali

Nel quinquennio 1999-2003, sono stati quasi 17 miliardi di euro di pedaggi incassati dalle concessioni autostradali, ma quanti investimeni sono stati fatti per mgliorare la tecnologia dei trasporti e le infrastutture? Soli 3,5 miliardi.
Le spese di gestione generalmente non ammontano a più di un terzo dei ricavi, pertanto si tratta di un’immensa quantità di denaro che è finito in puri profitti, imposte sul reddito e impieghi finanziari vari. Gli italiani pagano ogni anno circa 5 miliardi di euro di pedaggi eppure la rete autostradale italiana, è la stessa in km di 35 anni fa.
I pedaggi autostradali incidono sul costo per km delle automobili all’incirca quanto l’imposta sulla benzina: rispetto ad altri paesi nei quali le autostrade sono gratuite, od a paesi quali Svizzera, Austria, Germania ed Inghilterra chi viaggia in autostrada in Italia subisce una tassazione almeno doppia!
La causa principale di questa situazione risale alla privatizzazione della maggior parte dei tratti autostradali, effettuata con modalità volte esclusivamente a massimizzare l’introito per l’Iri (si "regalava" l’estensione della concessione per quaranta anni,anche se gli investimenti pregressi erano stati pressoché interamente ammortizzati); estendendo le concessioni, anche se per periodi di tempo inferiori, ogni qual volta le società concessionarie attuano interventi di manutenzione straordinaria, gli italiani non vedranno mai passare definitivamene allo Stato tali infrastrutture.

Proposta:

Porre fine a questo sitema facendo gradualmente passare la gestione delle autostrade allo Stato. Ogni qual volta che scadranno le concessioni (vi sono ventiquattro concessionarie), si assegneranno i singoli servizi (manutenzione, pulizia, esazione) con gare separate e i nuovi investimenti con le normali procedure di appalto, mentre i ricavi provenienti dall’utenza affluirannno ad un fondo pubblico. In questa direzione sta andando, ad esempio, la Germania, dove l’esazione dei pedaggi sui mezzi pesanti è affidata a una società privata, i ricavi affluiscono a un fondo pubblico, mentre la manutenzione di singoli tratti è spesso affidata con gare a società private (incremento anche della concorrenza).
Ed i pedaggi? Si manterranno durante una prima fase che servirà, nell’arco di dieci anni, a preparare progressivamente per poi adottare un sistema similare a quello in uso in svizzera ed Austria: il tagliando “prepagato”.
Tale tagliando potrà avere validità di 2 o 7 giorni ed 1, 6, 12 mesi.

La copertura finanziaria è intrinseca al nuovo sistema poiché tutti i ricavi provenienti dall'utenza andranno allo Stato.


Autore: FiammaNera

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Voti totali ricevuti: 11
Termine delle votazioni: 21/07/2008 20.42.51
Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 5. Voti contrari: respingo=6, irrealistica=0, copiata= 0.)

venerdì 11 luglio 2008

Incentivi bebe' ai dipendenti

Incentivi bebè ai dipendenti

Scenario
Il panorama italiano del lavoro ha sicuramente una serie di gravi problemi e di vincoli seri, dalla mancanza cronica per determinate figure alla rigidità ortodossa di alcune pratiche fiscali.
Detto questo nel mio piccolo posso notare che in alcuni settori le aziende sono sempre alla ricerca di strumenti di incentivazione che riescano a fidelizzare maggiormente il lavoratore (faccio riferimento al mio settore che è quello IT).

Sullo stesso piano ci sono i nuovi e gravosi aumenti del costo della vita ed in particolare nei costi relativi al mantenimento dei bambini piccoli.

Proposta

In questo scenario propongo un semplice strumento di incentivazione per i lavoratori con bambini appena nati e con il quale l'azienda può devolvere al lavoratore un bonus di massimo 1000 euro all'anno da consumarsi obbligatoriamente in spese per il bambino.

Nel dettaglio:

1) il bonus viene configurato come un omaggio al dipendente con un trattamente fiscale semplificato e maggiormente competitivo: l'intero ammontare non entra nel calcolo del reddito del lavoratore (e quindi non viene tassato) mentre per l'azienda il costo è interamente deducibile dal reddito d'impresa e l'IVA viene resa totalmente detraibile.

2) il bonus può essere costituito da una (o più) carta prepagata (per esercizi che trattano prodotti per bambini) oppure corrisposto al lavoratore a consuntivo dopo presentazione di scontrini fiscali riportanti gli acquisti inerenti solamente beni preventivamente autorizzati.

3) le carte o i consuntivi possono riguardare solamente le seguenti categorie di prodotti: cibo in scatola (omogeneizzati, ad esempio), latte in polvere o liquido (oppure latte fresco), vestiario, oggetti di prima necessità (biberon, carrozzine, lettini, etc..). Sono esclusi i giocattoli, interventi medici e/o rate di asili nidi.

4) il dipendente che accetta il bonus si impegna a restare in azienda per tutta la durata dello stesso (1 anno minimo), altrimenti l'azienda può provvedere alla trattenuta della quota parte di bonus maturata a partire dalla data delle dimissioni allo scadere dell'anno solare calcolato a parire dalla data di accettazione del bonus.

5) il bonus è applicabile a situazioni di lavoratori con contratto a tempo indeterminato sia a lavoratori con contratto a progetto (in quest'ultimo caso il punto precedente non è applicabile).

6) il bonus è applicabile per massimo 2 volte nei primi 2 anni di vita del bebè.

7) non è prevista alcuna distinzione dell'ammontare massimo del bonus in funzione del reddito del lavoratore (al contrario degli assegni INPS per i nuclei familiari), ma il tutto è lasciato alla posizione che ogni singola azienda vuole assumere.

Obiettivi
Da una parte fornire le imprese di uno strumento di incentivazione moderno ed efficace, dall'altra consentire alle coppie con bambini piccoli una ancora (seppur piccola) di salvezza contro il caro vita.

Copertura finanziaria
In questo caso penso che non debba essere contemplata una copertura specifica (in realtà il costo per lo stato può essere calcolato come mancato incasso in termini di tasse non raccolte sull'eccedenza rispetto agli attuali 250 euro e passa che è la soglia di omaggi ai dipendenti per cui gli omaggi stessi non vengono considerati nel reddito personale) ma considerare il costo come una spesa socialmente utile.

Autore: MassiGrassi

PER VOTARE: qui

Voti totali ricevuti: 9
Termine delle votazioni: 19/07/2008 14.42.55
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 8. Voti contrari: respingo=1, irrealistica=0, copiata= 0.)

martedì 8 luglio 2008

Proposta di riforma per "il gioco della politica"

Proposta di riforma per "il gioco della politica"
Raccolgo il grido d'allarme di FiammaNera (postato su un commento di un'altra legge), che rileva come il numero di utenti attivi del sito si sia drasticamente ridotto. Se prima il numero di votanti di una legge superava la trentina, adesso si contano sulle dita di una mano!
Uso, quindi, impropriamente una proposta di legge come strumento di comunicazione con la community del sito. Ma, in fondo, possiamo considerarla una proposta di "riforma costituzionale". ;-)
Lo faccio con la speranza che le idee che verranno fuori da questa discussione possano aiutare la redazione del sito e, ove possibile, noi stessi fruitori irriducibili a ridare slancio a questo sito che sembra avviato verso un inarrestabile declino.

L'obiettivo di questa "legge" non è solo quello di esporre i miei suggerimenti ma di invitare tutti a proporre i propri, usando il meccanismo dei commenti.
Io stesso lo farò, se mi verranno in mente nuove idee.

COSA NON VA

a) I nuovi utenti non possono partecipare attivamente alla vita politica.
Un nuovo utente trova il seguente panorama: ci sono poche leggi su cui è possibile votare e un discreto numero di leggi già votate su cui, al massimo, si può lasciare un commento. Ma la partecipazione alla discussione sulle leggi chiuse è minima.
Per poter proporre una propria legge occorre diventare politico ma il punteggio necessario si può raggiungere solo dopo settimane di assidua partecipazione. Troppo. Se non fossi entrato all'inizio, penso che io stesso non avrei resistito.

b) Gli utenti storici, fisiologicamente, diminuiscono.
Dopo aver spremuto le meningi, restano a secco di idee (è comprensibile). Quindi il numero di leggi si assottiglia sempre di più.

c) Manca la discussione.
L'unico momento in cui è possibile discutere su un argomento è quando la legge è già stata proposta. Non c'è possibilità per il proponente di raccogliere le critiche e di cambiarla. E nemmeno per i votanti di cambiare idea dopo aver sentito le critiche degli altri.
I commenti sono un'ottima cosa, ma non sono pensati per discussioni articolate. A volte si riesce a comprimere i propri interventi, altre volte non è proprio possibile riuscirci.

d) Manca il "gioco".
Questo sito, come dice il nome stesso, credo sia nato non solo per permettere un esercizio di "politica democratica", ma anche per coinvolgere i suoi utenti in un gioco. Il gioco della politica, appunto.
Quello che manca è la componente ludica, che si potrebbe concretizzare nella possibilità, per un politico virtuale, di fare carriera.

COME RIMEDIARE

Ecco i miei suggerimenti:

1) Bonus di una legge a tutti i nuovi entrati. Presentare le proprie proposte permette di dare subito "un assaggio" della vita politica attiva e invoglia a tornare sul sito, per vedere come si sono espressi gli altri. Il bonus comunque non comporta l'acquisizione dello status di politico.

2) Bonus di 1 legge a tutti gli utenti che invitano un altro utente (quando questo si registra sul sito). Il bonus non comporta l'acquisizione dello status di politico ma permette a chi non vuole aspettare di partecipare attivamente, favorendo la crescita della base di utenti del sito. E' una tipica tecnica di viral marketing. :-)

3) Lo status di "politico" dovrebbe essere più forte, dandogli la possibilità di legiferare in maniera illimitata (e non una legge per volta, come avviene adesso). Serve a incrementare il numero di leggi ma anche a differenziare il politico dal semplice cittadino, che può legiferare occasionalmente (in virtù dei due suggerimenti precedenti).

4) Le proposte di legge dovrebbero avere un periodo di vita attiva molto più lungo (ad es. 1 anno). In questo modo, i nuovi utenti avrebbero la possibilità di commentare e votare un gran numero di proposte. D'altra parte è un peccato vedere delle leggi, a volte anche complesse, che sono state approvate o respinte sulla base di pochissimi voti. Decisioni che potrebbero anche non rispecchiare la reale volontà popolare.
Durante tutto il periodo di votazione, verrà riportato lo stato aggiornato (approvata, respinta, ecc.) della proposta di legge.
Le leggi approvate, dopo 1 anno, verranno raccolte in una "Gazzetta Ufficiale". Le altre in un archivio storico.

5) Dovrebbe essere possibile "emendare" le proprie proposte. Il testo dell'emendamento dovrebbe essere aggiunto in coda alla proposta (sullo stile dei "clarification" di LinkedIn per chi lo conosce).

6) Dovrebbe essere possibile cambiare idea sul proprio voto: i commenti degli altri utenti o un emendamento possono indurre un cittadino a cambiare idea. Naturalmente il voto non si aggiunge a quello precedentemente espresso ma lo varia. Resta valido il principio di 1 voto a persona.

7) Quando una proposta subisce un emendamento, tutti i votanti devono essere informati, via e-mail, che il testo di legge è cambiato e invitati a riesprimersi. Naturalmente non è obbligatorio, resta valido il giudizio precedentemente espresso se non viene modificato dal cittadino.
Oltre ad avere valore informativo, l'e-mail è anche un prezioso strumento di "marketing" per indurre gli utenti a tornare sul sito.

8) Andrebbe aggiunta la voce "Mi astengo" fra le opzioni di voto. Sia per non penalizzare coloro che, in coscienza, non sanno o non vogliono prendere posizione rispetto a chi invece il voto lo manifesta e si becca 15 punti, sia per permettere chi ha espresso un voto a una legge emendata di revocare il suo voto, senza esprimere un giudizio.

9) Aggiungerei la possibilità di classificare le leggi secondo criteri qualitativi: utilità, originalità, complessità, ecc. Naturalmente dovrebbe esistere una classifica delle leggi secondo uno o più criteri qualitativi. L'indicatore più complesso (col mix più opportuno di criteri) dovrebbe fornire la "miglior legge dell'anno". Gli autori delle migliori leggi potrebbero essere nominati politici a vita, con la possibilità di proporre leggi indipendentemente dal punteggio.

10) Si potrebbe organizzare anche una classifica dei politici. Il ranking lo darebbero gli altri utenti (sulla base delle leggi proposte, della partecipazione, della simpatia, ecc.). Ogni anno, il miglior politico verrebbe nominato "Premier".

11) Il politico col maggior numero di leggi approvate in una certa sezione diventerebbe "Ministro" della materia di quella sezione (ad es. chi si fa approvare più leggi nella sezione "Economia" diventa ministro dell'economia). A parità di punteggio, viene scelto chi ha il voto più alto nella classifica dei politici.

12) I ministri in carica dovrebbero avere la possibilità di decidere l'ammissibilità delle proposte, eliminando quelle che vengono considerate fuori tema o semplici dichiarazioni d'intenti. Inoltre dovrebbero poter lanciare una "call for proposal", ossia un'invito a legiferare su una specifica area d'intervento. Ad esempio, un ministro dell'economia potrebbe sollecitare proposte sulla lotta all'evasione. Le call for proposal dovrebbero essere evidenziate all'inizio della sezione di pertinenza e le proposte presentate raccolte in una specifica sottosezione. Inoltre, importantissimo, andrebbero pubblicizzate mediante invito via e-mail a tutti gli utenti (altra tecnica di richiamo per gli utenti).

13) Il premier, in aggiunta al potere di tutti i ministri, dovrebbe avere la possibilità di concordare con la redazione del sito l'apertura di nuove sezioni e la rimozione o l'accorpamento di altre, un po' come si fa nella vita politica reale per i ministeri.

14) Darei qualche ritocco al sistema di punteggio. In partiolare, eliminerei il premio assegnato al cittadino che vota come la maggioranza. Oltre a penalizzare ingiustamente chi la pensa diversamente, potrebbe spingere a dirottare il voto verso l'opinione di maggioranza (che sarebbe palese, attuando il mio suggerimento n° 4, ma è intuibile già adesso, grazie ai commenti).

Mi fermo qui, per ora.
Alcune misure intervengono sulla filosofia del sito e sui meccanismi di base, quindi potrebbero richiedere del tempo per essere attuate . Altre sono più immediate e attuabili senza particolari problemi.
Spetta all'autore (che è un ex-collega e un amico), in base alle sue idee e al tempo che ha a disposizione, decidere quali suggerimenti accogliere.
Avendo già discusso con lui di queste cose, so già che alcune di esse sono nei suoi piani (anche se il modo di realizzarle può essere diverso). In ogni caso, credo che un feedback dalla community, sulle singole proposte, possa essergli utile per capire cosa realizzare e con quale priorità.

Forse, per chi ha la possibilità e la capacità di farlo, potrebbe essere utile offrire un aiuto concreto per lo sviluppo e la manutenzione del sito. Il mio tempo, come quello dell'autore è limitato ma, se può essere utile, mi metto a disposizione per dare un contibuto anche pratico (oltre che di idee).

Vediamo dunque le proposte del popolo del sito.

Non mi resta che scegliere la sezione.
Scelgo Riforme.
In fondo si tratta davvero di una proposta di riforma costituzionale. Solo che invece di essere "eterodiretta", come le altre (che sono promulgate da questo "parlamento virtuale" ma si riferiscono alle istituzioni reali), questa è "autodiretta", cioè si riferisce allo stesso parlamento virtuale che le promulga.

Mi piacciono queste disquisizioni filosofiche... che ci volete fare! ;-)


Autore: GAMoN

PER VOTARE: qui

Voti totali ricevuti: 9
Termine delle votazioni: 16/07/2008 20.34.20
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 8. Voti contrari: respingo=1, irrealistica=0, copiata= 0.)

Ridurre costi e tempi delle controversie di lavoro

Ridurre costi e tempi delle controversie di lavoro
L'ATTUALE SCENARIO

E' difficile mettere il dito sulla piaga dell’eccessiva durata del contenzioso in materia di lavoro, senza peccare di superficialita'.

In sintesi uno dei settori a carico aumentato nel corso degli anni è quello della giustizia del lavoro, e per esso nessun sostegno è stato previsto dai passati e presenti governi.
Il che non è accaduto certo per oscura volontà politica ma è frutto dell'illusoria ed astratta previsione dell'effetto deflattivo del "tentativo obbligatorio di conciliazione" e della procedura arbitrale, ovvero secondo le previsioni del legislatore il "tentativo obbligatorio di conciliazione" avrebbe favorito col tempo la diminuzione dei contenziosi di lavoro; effetto che non si è realizzato per lo stato di dissesto catastrofico degli Uffici provinciali del lavoro e per l'inadeguatezza dello stato delle Commissioni di conciliazione.


Quadretto che nel suo insieme diviene lesivo della tutela giudiziaria dei diritti dei lavoratori in primis ma anche dei datori di lavoro; poiche' a seguito di una situazione per la quale le aziende, medio-grandi, si sono trovate a far fronte ad un altissimo numero di cause di lavoro, alimentate da veri o pretesi episodi di discriminazione, licenziamenti, furti, assenteismo, abusi sessuali, mobbing (per citarne alcuni), notevoli sono stati i costi sostenuti (giuridici e organizzativi) per la loro gestione.

OBBIETTIVO
Considerare come uno degli strumenti per uscire dalla crisi della giustizia laburistica un solerte ricorso a strumenti alternativi di risoluzione delle controversie quali la conciliazione e l’arbitrato irrituale.
L’arbitrato irrituale e' già riconosciuto dalla giurisprudenza, che dispone: «In caso di esito negativo del tentativo di conciliazione le parti possono definire consensualmente la controversia mediante arbitrato irrituale».
Cioe', viene riconosciuta per legge la possibilità di arbitrati individuali, avviati dal lavoratore e dal datore di lavoro al di fuori della predisposizione collettiva della risoluzione delle controversia.
Tuttavia fin dalla sua regolamentazione, il legislatore ha espresso la sua intolleranza verso le decisioni arbitrali delle controversie adottate al di fuori di una scrupolosa osservanza delle norme.
I perduranti divieti di compromettere in arbitri le controversie individuali, da una parte si prefiggono di garantire una posizione paritaria dei lavoratori in un confronto con i propri datori di lavoro, posizione che ancor oggi merita di essere tutelata, ma sono anacronistici alla luce dell’attuazione di metodi più democratici di confronto.

CONCLUSIONE

Si propone quindi, che nelle imprese con un numero di addetti maggiore di 250, all'insorgere della controversia, prima di adire il tribunale il dipendente abbia la facoltà di rivolgersi, in forma del tutta gratuita, ad un conciliatore esterno.

Conciliatore professionista esterno che non è né un rappresentante sindacale, né un rappresentante
dell'azienda e non può nemmeno essere stato un dipendente - a massima garanzia di neutralità rispetto alle parti e d'imparzialità rispetto al possibile risultato;
Se il dipendente si avvale di tale facoltà l'azienda non solo deve sostenere tutti i costi (attualmente gia' l'azienda sostiene i costi dei propri uffici legali interni o esterni), ma è anche obbligata a partecipare alla procedura di conciliazione.

Il dipendente può scegliere tra i conciliatori sull'intero territorio italiano, suddivisi in diverse liste su base provinciale, con disparate competenze professionali: vi sono professionisti, consulenti, avvocati, insegnanti, accademici. Tutti devono avere frequentato corsi di formazione, simulazioni di negoziazioni e condotto almeno dieci casi di conciliazione.

Il dipendente e un rappresentante aziendale con potere decisionale discutono tra di loro le questioni in oggetto in modo aperto e diretto. Due infatti sono i principi cardine: un dibattito senza nessun tramite e la decisione in totale autonomia di quali argomenti trattare e quali problemi risolvere.

Anche il controllo della procedura dall'avvio alla fase conclusiva è totale da parte di dipendente e rappresentante aziendale. In sostanza le parti stabiliscono le regole sommarie secondo cui deve svolgersi il procedimento ed espongono qualunque tipo di riflessione si riveli a proprio vantaggio nel corso del dibattimento. Decidono infine se e come risolvere il problema.

Il conciliatore si limita a facilitare la comunicazione tra le parti e le assiste nella risoluzione finale, in quanto ha esclusivamente il compito di aiutare le parti a trovare un accordo bonario in merito alle vertenze.

Proprio in ragione di quest'ultima peculiarità l'obiettivo ultimo della proposta è quello d'indirizzare le energie e l'interazione delle parti su una linea attivamente costruttiva, così da "trasformare" in senso migliorativo il prosieguo del rapporto di lavoro.

Autore: Mapy

PER VOTARE: qui

RISULTATI:

Voti totali ricevuti: 8
Termine delle votazioni: 13/07/2008 15.36.12
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 8. Voti contrari: respingo=0, irrealistica=0, copiata= 0.)

Date certe per gli esami

Date certe per gli esami
PREMESSA

A seguito di numerose riforme sulla scuola, gli Istituti godono di un'autonomia che da una parte risulta positiva (autonomia didattica, iniziative, partecipazione a progetti internazionali, ecc) e dall'altra negativa.
In particolare c'e' un problema connesso alla liberta' di scelta delle date degli esami intermedi (non quindi l'esame di stato del quinto ed ultimo anno perche' quello e' fissato dal Ministero).

CHIARIMENTO

Per essere piu' chiari esistono:

- gli esami per il recupero dei debiti
(novita' di quest'anno). Chi ha ricevuto un
debito a giugno deve sostenere un'esame entro
l'inizio del seguente anno scolastico e se non
lo supera viene bocciato. Senza entrare nel merito della questione (che puo' essere affrontata in una seconda proposta di legge) qui c'e' da dire che LE SCUOLE POSSONO DECIDERE SE FARE L'ESAME A LUGLIO, AD AGOSTO O AD INIZIO SETTEMBRE.

- gli esami di idoneita'
Chi si presenta come privatista (ovvero non va a scuola normalmente ma studia da solo o presso scuole di preparazione) deve sostenere un esame. LE SCUOLE POSSONO FAR FARE GLI ESAMI A FINE MAGGIO COSI' COME AD INIZIO GIUGNO.

- esami di integrazione
Chi cambia indirizzo scolastico (esempio: dal Liceo Scientifico decide di passare all'IGEA) deve sostenere un esame prima dell'inizio del nuovo anno. TALE ESAME PUO' ESSERE A LUGLIO, AD AGOSTO COSI' COME AD INIZIO SETTEMBRE (scelta abituale delle scuole).

OBIETTIVO

Unificare per tutti gli istituti le date degli esami al fine di non creare periodi morti per gli allievi e di organizzare con precisione i tempi di lavoro degli Istituti scolastici.

PROPOSTA

Esami di recupero debiti: inizio settembre
(come erano anni fa, i cosidetti esami di riparazione).

Esami di idoneita': a giugno, dopo il termine del normale anno scolastico e prima dell'esame di maturita' (normalmente ci sono una decina di giorni di pausa).

Esami di integrazione: stabilire di farla a inizio settembre (e' gia' piu' o meno cosi' come prassi per tutti ma visto che stiamo cercando di CALENDARIZZARE tutti gli esami sarebbe opportuno indicare la data in modo certo) prima dell'inizio dell'anno scolastico.

Autore: Vav

PER VOTARE: qui

RISULTATI:

Voti totali ricevuti: 9
Termine delle votazioni: 12/07/2008 9.52.07
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 7. Voti contrari: respingo=2, irrealistica=0, copiata= 0.)