lunedì 24 novembre 2008

Gare di appalto

Per quanto concerne gli appalti pubblici comunali,il Comune sceglierà direttamente l'impresa alla quale affidare i lavori di opere pubbliche senza ricorrere alla Gara di appalto. Una volta che l'impresa accetterà di costruire, sistemare e terminare l'opera per la quale designata, dovrà effettuare il tutto entro i termini stabiliti; altrimenti incorrerà in sanzioni che saranno stabilite in base al tipo di lavoro da effettuare. Questo perchè il Comune darà l'appalto con la formula CHIAVI IN MANO!! .
Questo sistema è volto ad evitare i numerosi fallimenti che si evincono ogni qualvolta l'impresa appaltatrice vince il bando stesso; quindi allungando anche i tempi di costruzione di anni e i creando malcontento tra la popolazione ( sia per l'incompiutezza dell'opera , sia per i disagi dovuti in certe aree dove si formano lunghe colonne di auto ) .

Autore: alby70

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giovedì 13 novembre 2008

Sicurezza Sul Lavoro

Come noi tutti sappiamo, la morte sul lavoro pian piano sta aumentando in tutta Italia, e sempre più numerosi sono i casi di questa. Ed è chiaro che non possiamo più andare avanti così. Vorrei portare alla vostra attenzione una mia proposta per aumentare i controlli sulla sicurezza e, più in generale, sulla sicurezza stessa.

I punti sono questi:
1)Istituire una commissione "speciale" in ogni regione che si occupi, appunto, di ispezionare cantieri e zone di lavori in corso.
2)Visitare i cantieri una volta al mese, per assicurare che tutte le norme di sicurezza vengano messe in pratica.

Eventuali consigli o modifiche sono ben accetti.

Autore: LorenzoLaMala


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Canone RAI

Con la presente propongo di annullare il canone Rai per quanto riguarda il Palinsesto di RAI 1 che a mio avviso deve essere libera da pagamenti e informare i cittadini . Mentre per quanto riguarda gli altri due canali televisivi, cioè Rai2 e RAI3 e RAI4 (attualmente visibile in digitale) propongo l'introduzione di una CARD a pagamento così come avviene per la piattaforma di SKY TV e MEDIASET PREMIUM . Il ricavato di questi abbonamenti più la pubblicità e la quotazione in Borsa della Stessa permtteranno di ampliare l'offerta di programmi e informazione e di annuallare il canone per RAI1 .

Autore: alby70

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Voti totali ricevuti: 10
Termine delle votazioni: 20/11/2008 10.09.06
Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 3. Voti contrari: respingo=5, irrealistica=2, copiata= 0.)

Stipendio dei parlamentari

L'idea è di correlare lo stipendio dei parlamentari a quello medio dei lavoratori italiani. In pratica si prende lo stipendio medio degli italiani (fornito dall'ISTAT) e vi si applica un'aliquota che potrà variare dal 100% al 250%. Questo per evitare i problemi di incentivi che portavano i parlamentari ad essere più interessati alla poltrona che al bene del Paese. Infatti non sarebbe possibile alzare fittiziamente la retribuzione dei lavoratori, perchè queste in gran parte dipendono dalle imprese private che danno lavoro. Ovviamente si intende la retribuzione AL NETTO delle tasse. Così ci saranno incentivi anche alla detassazione dei salari, restituendo potere d'acquisto ai consumatori e incentivando la spesa privata, dando anche un impulso all'economia.

Autore: jonbonjovi

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Voti totali ricevuti: 12
Termine delle votazioni: 14/11/2008 21.47.23
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 10. Voti contrari: respingo=2, irrealistica=0, copiata= 0.)

martedì 4 novembre 2008

Liberalizzazione della vendita delle droghe leggere

Le cosiddette "droghe leggere", come la cannabis, verranno commercializzate liberamente tramite il circuito delle tabaccherie. Come per le comuni sigarette e l'alcol, ci sarà il monopolio di stato, con etichette atte ad identificarne la legalità.

Autore: allpage

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Voti totali ricevuti: 14
Termine delle votazioni: 13/11/2008 14.50.15
Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 2. Voti contrari: respingo=7, irrealistica=5, copiata= 0.)

Riorganizzazione dei dati (informatizzati e non) del "Sistema Italia"

Nei prossimi mesi partirà il più grande intervento di riorganizzazione delle informazioni che uno stato contemporaneamente abbia mai effettuato.
Tutte le informazioni in mano allo stato italiano relativamente a cittadini, imprese, beni, ecc. verranno prima digitalizzate (quelle attualmente ancora su carta) e centralizzate in una unica grossa banca dati (database). Si tratta di dati fiscali, sanitari, previdenziali, ecc.
Su questi dati verrà fatto un grosso lavoro di normalizzazione, riorganizzazione, re ingegnerizzazione.
Tutti gli applicativi dei diversi ambiti dell'amministrazione pubblica verranno modificati per accedere (in lettura e scrittura) a questo unico database.
Ovviamente profilazione e policies di accesso garantiranno una sicurezza e riservatezza almeno paragonabile (ma auspicabilmente superiore) a quella attuale.

In una seconda fase, questo intervento permetterà un lavoro di razionalizzazione e riorganizzazione dei diversi enti statali.
Gli enti privati o attualmente indipendenti (aziende sopra i 15 addetti, medici, insegnanti, ecc.) verranno dotati dei sistemi (software web based e altro se necessario) per comunicare in modo profilato con questa base dati.

Di seguito solo alcuni esempi del miglioramento che ne conseguirà (ma potrebbero essere molti di più):
- unificazione e armonizzazione di tutti gli enti previdenziali/pensionistici in uno unico;
- miglioramento dell'efficenza del sistema sanitario, ad esempio grazie all'accesso dei dati ospedalieri da parte del medico curante;
- miglioramento della comunicazione tra mondo del lavoro privato, enti previdenziali, sistema sanitario;
- velocizzazione di qualsiasi pratica burocratica grazie alla disponibilità immediata dei dati gestiti da altri enti.

Il costo di tale opera sarà pubblico (aumento della spesa pubblica, ma in questo momento di crisi economico/finanziaria è accettabile e comunque crea posti di lavori) e in una seconda fase (rilasci successivi, manutenzione, ecc.) sarà ampiamente ripagato dall'aumento di efficienza e dalla conseguente riduzione della pubblica amministrazione.

Autore: lmoar

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venerdì 31 ottobre 2008

Prestito sociale in azienda

Con questo disegno di legge si prevede di introdurre il concetto di Prestito Sociale all'interno del mondo delle aziende.

Il Prestito Sociale (traduzione maccheronica dall'inglese del sistema di Social Lending) è quel meccanismo per cui un privato ottiene una somma di denaro in prestito non da banche o finanziarie, ma da altri privati. Nel mondo web esistono, aziende che propongono questo servizio come business (ad esempio Zopa.it), mettendo a disposizione la loro piattaforma tecnologica e chiedendo in cambio un costo di gestione.

La proposta è di far si che tutte le azienda possano gestire un fondo di Prestito Sociale da utilizzare in caso di richiesta di finanziamento da parte dei suoi dipendenti.

Nel particolare propongo:
1) l'azienda si impegna a gestire gratuitamente gli oneri amministrativi di gestione;
2) i lavoratori possono devolvere al fondo un ammontare qualsiasi di denaro (da prelevare direttamente in busta paga da parte dell'azienda) con qualsiasi frequenza temporale (tutti i mesi, 1 volta all'anno, etc...);
3) l'azienda raccoglie le richieste di prestito e suddivide ogni prestito in N parti da 50,00 euro ciascuna (in modo da minimizzare il rischio per ogni prestatore). In questo modo il lavoratore che richiede il prestito viene finanziato da una serie di prestatori e non da un singolo;
4) le somme devolute al fondo di Prestito Sociale saranno totalmente detraibili ai fini IRPEF;
5) il capitale sarà remunerato ad un tasso fisso che verrà definito mese per mese dall'azienda;
6) i guadagni a fronte di tale impiego di capitale saranno tassati ad una aliquota fissa del 5% (l'azienda si incarica di gestire il pagamento di tali tasse direttamente alla fonte);
7) l'azienda stessa può decidere di versare una quota di capitale su tale fondo;
8) i lavoratori che hanno acceso un prestito restituiranno il capitale più gli interessi definiti con i tempi e le modalità concordate con l'azienda (ad esempio con trattenute mensili di piccole dimensioni direttamnte in busta paga)

Lo scopo della legge è quella di incentivare l'accesso al credito da parte dei lavoratori, utilizzando dove è possibile, direttamente il capitale messo a disposizione da altri lavoratori. Si introduce perciò un concetto di assistenza sociale tra lavoratori. Riconoscendo ai prestatori, in ogni caso, un minimo di guadagno.

Il costo per lo Stato è pari alle detrazioni indicate (a cui probabilmente sarà necessario mettere un tetto per evitare comportamenti anomali).

Autore: MassiGrassi

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Voti totali ricevuti: 10
Termine delle votazioni: 09/11/2008 9.54.38
Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 7. Voti contrari: respingo=1, irrealistica=2, copiata= 0.)